bauletti con farcia di friarielli e salsiccia, un vero rusticone


Lo posso dire ad alta voce: FA FREDDO!!!
Sono passata dai sandali a piedi nudi alle scarpe chiuse con le calze nel giro di ventiquattro ore, e così velocemente ho iniziato a provvedere al cambio del guardaroba, ma mi sono lasciata distrarre dalla scatola dei ricordini.
Gli armadi incorniciano la libreria che include oltre ai libri anche album fotografici e scatole colorate; una contiene i soldatini dell’infanzia di tutto pensare e un’altra i suoi diari adolescenziali, non sono aperte da *millissimi anni.

La mia scatola, quella che ho aperto oggi, contiene la corrispondenza dal 1969 al 1996, dalla prima letterina natalizia dedicata alla mamma, ricca d’intenti e buoni propositi, alle cartoline ricevute dai mie fratelli mentre svolgevano il servizio di leva a quelle degli amici in viaggio per il mondo.

Mi sono divertita e ho provato nostalgia. Ora che la mail ha occupato il posto della carta da lettere mi è sembrato così lontano il tempo in cui acquistavo fogli avorio tagliati a mano per la mia corrispondenza; ci tenevo, così come tenevo alla cura della grafia; chissà quale mio messaggio è stato conservato e se ha sortito il giusto effetto.

Io ho difeso dal tempo anche una poesia del 1987 “ottava pro su giogu de su telefono” di un signore molto gentile.
In una delle mie vite precedenti ……. quando da scapestrata cercavo di dare un indirizzo alla mia fantasia, su due piedi e un cervello, ho accettato di lavorare come animatrice in un albergo-villaggetto termale. Diedi il mio consenso alle sei del pomeriggio e alle nove entravo nella stanza dove avrei alloggiato per sei mesi; seduta ai piedi del letto mi domandavo: “e adesso cosa devo fare?”. Chi mi aveva preceduto in questa mansione, mentre si apprestava a tornare casa, aveva farfugliato qualcosa tipo: devi programmare il tempo libero degli ospiti nella struttura termale, hai a disposizione piscina, carte da gioco, musica per serate danzanti, un pullman per le gite, organizzati! Mentre la sua auto aveva fatto inversione e ripartiva, mi gridò: “l’età media è di sessanta anni”. Appena quarantacinque di differenza dai miei.
Un grande foglio bianco e pennarelli colorati per scrivere “Ri-Animazione” e dare inizio a quello che si rivelò divertimento puro per i ri-animati e soprattutto per me.

Il gioco del telefono senza fili: sussurri velocemente all’orecchio del vicino una parola che, di bocca in orecchio, farà il giro del gruppo di persone e, l’ultimo della fila a voce alta ripeterà quello che ha capito. In questo frangente il signor Salvatore di Ollolai, che si divertì più di tutti, ma come spettatore, mi dedicò la poesia, scritta di suo pugno poche ore dopo.

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Non esiste una rubrica ufficiale di “ti dedico una ricetta” nel blog, perché l’ispirazione è casuale, come questa che ho preparato oggi, destinata a ……. Un vero rusticone!

* un tot di tempo che supera gli anni, i miei, i suoi ……. il tempo.

bauletti di cavolo e friarielli

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occorrente:
10 foglie di cavolo cappuccio
100gr di cavolo cappuccio sminuzzato
1 lt di brodo vegetale caldo
1 salsiccia
200gr di broccolo friariello lavato e asciutto
2 bacche di ginepro
1 piccola cipolla
1/4 di mela
1 bicchiere di latte
4 fette di pane raffermo – circa 150gr –
parmigiano grattato
2 spicchi d’aglio
evo, sale, pepe, noce moscata
un pizzico di zenzero fresco grattato
2 bicchieri di vino bianco
prepara il forno a 160°

  • riduci lo spessore della costa centrale senza rompere le foglie, usa un tegame largo per far bollire l’acqua dove immergere le foglie, una per volta, cuoci per 5 minuti, scola e lascia raffreddare sopra un panno di cotone; fai scaldare un tegame con bordi alti, versa la salsiccia ridotta a piccoli pezzi e fai cuocere a fuoco medio alto, aggiungi tre cucchiai di vino e prosegui la cottura con coperchio per cinque minuti; terminata la cottura togli la carne scolata dal grasso e tienila da parte,  nel tegame versa 1 cucchiaino di evo e l’aglio, fai cuocere a fiamma bassa per un minuto poi aggiungi i friarielli che avrai sminuzzato, copri con il coperchio, fai cuocere a  fiamma bassa, se l’acqua di vegetazione non fosse sufficiente, aggiungi qualche cucchiaio di acqua calda; dopo dieci minuti saranno pronti;
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  • sempre nello stesso tegame, con un cucchiaino di evo fai soffriggere a fiamma bassa la cipolla tritata, a metà cottura aggiungi la mela tagliata a piccoli pezzi, le bacche di ginepro  e dopo due minuti unisci  il cavolo che lascerai insaporire per altri cinque minuti; versa il brodo caldo, condisci con sale, pepe e noce moscata, copri con il coperchio e aspetta 45 minuti per la cottura completa
  • metti il pane sminuzzato a bagno nel latte per cinque minuti, unisci ai due composti e allo zenzero, mescolando e lasciando che si raffreddi
  • stendi le foglie di cavolo e  metti un cucchiaio colmo di farcia, chiudi i bordi iniziando da quello inferiore, poi quello sinistro, il destro e infine quello superiore – le immagini possono aiutarti, premi leggermente per dare una forma quadrata al bauletto
  • nella teglia  unta di olio disponi i bauletti molto vicini tra loro, versa un manciata di parmigiano e inforna per 15/20 minuti.

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Ti suggerisco di accompagnare la pietanza con salsa di pomodoro fresco o salsa besciamella.

Masticone, questa ricetta è per te.

firma

Una risposta

  1. Non mi parlare di cambi di stagione ti prego!!! Invece leggo con piacere che anche tu come me amavi scrivere! A me piaceva così tanto da essermi cercata delle pen-friends in giro per tutto il mondo e anche io di loro conservo ancora le lettere! Periodi che furono ma che si ricordano ancora con immenso piacere!
    Ottima ricetta adatta a questo freddo!

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    • 🙂 Ho pensato che per questo Natale, invece del freddo bigliettino stampato, voglio accompagnare ogni regali(home made) con una “letterina”
      scritta rigorosamente a mano!! Ame piacerebbe ancora ricevere le lettere e le cartoline.
      buona domenica
      Sally

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