fiore di zucchina e omelette, un valido sostegno


Mi è capitato sotto gli occhi un articolo che spiega quali sono le azioni per depurare un’amicizia, nel senso di eliminare incomprensioni o problemi che possono sfuggire al proprio controllo e quindi essere cause di allontanamento dagli amici; sono elencati i passi da compiere per valutare se il legame di amicizia merita di essere recuperato o cessato.

L’amicizia cambia il suo corso, le nostre singole vite si evolvono insieme ai rapporti che ci legano agli altri e credo sia impossibile che tutto resti immutato.

Come procedere per valutare se il valore dell’amicizia è ancora tale: prendi tempo per riflettere, valuta le tue emozioni, concediti la possibilità di recuperare, esponi il problema, ascolta, accetta anche un disaccordo, difendi l’amicizia, focalizza il problema, trova un valore che possa ristabilire il legame, esamina il tuo sentimento e se queste riflessioni non portano alla conclusione e alla risoluzione del problema, procedi rompendo il rapporto con la persona amica ……. zac un taglio netto, la cancelli subito da facebook, elimini i dati dalla rubrica e non ci pensi più!
🙂 mi fanno ridere questi manualetti che vogliono insegnarci a depennare gli affetti dalla nostra esistenza.

Un mio amico ……. la mia amica ……. siamo amici ……. ?
Ho riflettuto spesso sul termine “amico” per cercare di comprendere quale significato gli attribuisco, visto quanto sia abusata questa parola; prima di arrivare alla conclusione dei miei pensieri ho realizzato che alla base di un sentimento è necessario conoscere il perdono. Questa è la domanda: io so perdonare? La risposta non è facile, si deve indagare a fondo, mooooooolto profondamente fino a identificare in cosa consiste il perdono, cioè immedesimarsi nell’altro per comprenderne le ragioni che hanno motivato il gesto o la parola che ci ha ferito, mi riferisco a fatti di una certa gravità non a piccoli screzi, questi si appianano da soli.

L’amicizia, come io la intendo è confronto, crescita, sostengono reciproco. Gli amici conoscono la leggerezza e la comprensione e spesso sono una solida base nei momenti di fragilità.

Questa ricetta è dedicata al mi Amico Luigi, che sa pormi domande sulle quali continuo a riflettere

fiore di zucchina farcito e omelette al pomodoro

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Vi do un’idea, ma si può dare libero sfogo alla vostra immaginazione. Trascorrete un buon ferragosto.

occorrente per due commensali:
8 fiori di zucchina
200 g di carne macinata (non troppo magra)
10 foglie di basilico sminuzzate
qualche foglia di prezzemolo tritata
1 spicchio d’aglio
1 uovo fresco
olio extravergine d’oliva
fiocchi di sale al rosmarino Falksalt
pepe nero al mulinello
omelette
2 uova fresche
5 pomodori datterino tagliati a fette
1 cucchiaio di pane tostato e grattato
salsa
due cucchiai di yogurt greco
poche gocce di limone
emulsione di olio extravergine d’oliva e foglie di basilico (frullo due cucchiai di olio e due foglie di basilico)
preparo il forno a 160°

  • inizio dalla farcia: in una ciotola  ho mescolato la carne macinata  con l’aglio tritato molto finemente, il prezzemolo e il basilico,
    ho aggiunto un uovo sbattuto con il pepe e il sale, lascio riposare per 10 minuti; se vuoi ridurre i tempi di cottura ti consiglio di preparare una padella con un filo d’olio e cuocere il ripieno per pochi minuti e poi proseguire con la farcitura
  • pulisco i fiori di zucchina eliminando anche il pistillo, trasferisco il ripieno nella sac a poche senza beccuccio e con delicatezza per non rovinare il fiore, riempio con la carne e premo leggermente l’impasto verso la base per dare una forma tondeggiante, chiudo i petali e metto in forno per venti minuti
  • preparo l’omelette: sbatto l’uovo in una seconda ciotola, aggiungo il pane grattato e i pomodori a fettine con una presa di basilico strappato a mano, aggiusto di sale e pepe,deve riposare per qualche minuto, la consistenza dell’impasto deve essere morbida
  • cuocio le omelette una per volta; pochi minuti prima di sfornare i fiori di zucchina, preparo la padella appena unta con burro, lascio scaldare a fiamma bassa e poi verso un cucchiaio abbondante di impasto, lascio cuocere due minuti coperta, proseguo fino ad esaurimento dell’impasto
  • posiziono l’omelette nel piatto, verso la salsa allo yogurt e l’emulsione al basilico, poggio il fiore di zucchina al centro e insaporisco con i fiocchi di sale al rosmarino.

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Una risposta

  1. Bel post in equilibrio tra riflessioni e sapori… l’amicizia dopo gli anta è più difficile ed è facile allontanarsi e smettere di capirsi. Perdonare a volte è un balsamo a volte una fuga dalla reità, in certi casi meglio tagliare corde sfilacciate e proseguire su strade diverse.

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  2. Sally il tuo piatto nella sua semplicita’ e’ un opera d’arte, per l’amicizia, e beh, e’ vero quel detto che “chi trova un amico trova un tesoro”, su fb, non so dire, tu sei fantastica, lo sai vero, guai a chi ti fa soffrire, 😀 baci cara, passa una bellissima serata, ❤

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    • che tempismo cara Laura! 😀 ero in visita sul tuo blog e ammiravo la vostra vespa e le immagini della gita.
      Era una riflessione quella sull’amicizia, da tempo ho imparato a liberarmi di simil-amicizie tossiche 😉
      Sei troppo bbbbuona!
      grazie
      un grande abbraccio
      Sally

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      • 🙂 questa settimana non siamo ancora riusciti ad andare a fare un giretto in moto, anche con una giornata di sole o poco nuvoloso i temporali vengono da un momento all’altro, senza un minimo di preavviso, lunedi’ siamo andati a far spesa al supermercato con il sole, all’uscita c’era un nubifragio, 😦 tu sei bravissima cara Sally, ❤

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