salsa al melone, il bagnetto per le alici


mare

Un attimo prima c’era il sole, tanta folla in spiaggia e all’improvviso sento l’odore della pioggia, ma qui non piove.
Silenziosa e lenta la barca si muove ed io immagino di viaggiare insieme con lei, non m’importa la destinazione, non è importante approdare, mi basta rallentare il ritmo dei pensieri e godermi il caldo afoso e questa immagine immobile.

La pigrizia oggi si sta lentamente insediando ed io non la scaccio anzi, mi lascio dominare e la assecondo. Mare e orizzonte hanno lo stesso colore e tutto è fermo, lo sono anche i venditori al mercatino della domenica qui sotto casa.
La pigrizia dilaga, sbadiglio e penso che in tutto questo manchi un po’ di colore.

Apro il pacchetto di alici freschissime e mi ricordano di una gita in barca; gli ospiti erano piemontesi e per loro avevo fritto le alici, mi fecero notare che mancava la salsa per accompagnarle. Non disponevo di altri ingredienti tranne una busta di limoni e una buona scorta di Vermentino. Un ospite con movenze da prestigiatore tirò fuori dallo zaino un vasetto di bagnet verd  preparato in casa “io non viaggio mai senza!” Pensavo fossero troppi cinque chili di pesce, mi sbagliavo, era poco il bagnet!

alici dorate e salsa di melone

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Il Bagnet verd, che in origine era la salsa più diffusa per accompagnare il bollito, era preparato con prezzemolo, aglio, scorza di limone grattata e mollica di pane, si suggeriva anche l’aggiunta di zucchero. Questo piatto fa parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Piemonte, insieme alla farinata di ceci, gli agnolotti, gli amaretti e tantissimi altri piatti le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono consolidate nel tempo e sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni. Nel dialetto piemontese, Bagnet significa “bagna, condimento”  Verd invece sta per il colore del prezzemolo, ingrediente principale della salsa L’origine di questa ricetta risale ai primi dell’ottocento, e l’autore Giovanni Vialardi, chef e pasticcere in casa Savoia, modificò la preparazione sostituendo la scorza di limone con le acciughe. Il bagnet si accompagna anche con formaggi, piatti a base di pesce o semplicemente spalmato su una fetta di buon pane casareccio.

 occorrente per due commensali:
alici quante riuscite a mangiarne
250gr di mollica di pane raffermo
origano fresco o 1 cuhhiaino di origano secco
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 pomodoro secco
tuorlo d’uovo fresco

– per la salsa:
3 fette di melone pulite
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale, pepe al mulinello
3 foglie di menta

preparo il forno a 200° statico

  • sminuzzo la mollica con il frullatore, la condisco con origano e pomodoro secco tritati, olio e  pepe
  • frullo le fette di melone insieme all’olio, sale, pepe e la menta, fino a quando raggiunge la consistenza di una crema, assaggio per aggiustare di condimento
  • nell’albume mescolato con la forchetta immergo le alici (già pulite, lavate e asciugate) e le ricopro con la panatura premendo leggermente, le sistemo nella teglia con la carta da forno e cuocio in forno per 10/15 minuti, fino a quando la panatura diventa dorata e poi sforno strasferendo le alici direttamente nel piatto, accompagnate dalla salsa di melone.

Così va meglio 😉

firma

Una risposta

  1. Riflessioni in un giorno calmo di mare, la mente oscilla tra ricordi e profumi, assenze e presenze.
    La ricetta è accattivante e golosa quanto basta, giusta per una giornata così altalenante.
    Un abbraccio cara Sally 😉
    Affy

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    • l’aceto lo vedrei in presenza del prosciutto, per sgrassare, ma
      tutte le variazioni sono importanti per far evolvere una ricetta e poterla adeguare al proprio gusto 🙂
      altrimenti che condivisione sarebbe 🙂 😀
      besos
      Sally

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  2. Forse la tua stessa pigrizia mi ha portato a disertare fino ad ora 😉
    E invece del mare mi hai riacciuffato per i capelli e riportata a Torino, ai pranzi della domenica a casa di mia nonna piemontese doc, ai suoi bolliti misti, lingua inclusa.
    Che nostalgia ma il profumo c’è tutto a dispetto di questo temporale pomerifiano che arriva puntuale ogni tardo pomeriggio.
    Certo la salsa di melone ohi ohi…eccomi a oggi e l’acquolina in bocca

    sherabesissiminsiemeauninchino

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