broccoli e baccalà, la crostata per Uniqua


Mi capita di dedicare la ricetta ad amici, parenti e blogger e questo mi ha portato ad essere citata, con immenso piacere, nel libro di Francesca  Piatti senza frontiere” e di seguito anche nell’intervista da lei rilasciata a D.Repubblica blog nella rubrica curata da Francesca Romana Barberini. 🙂 Che posso dire che non abbia già detto? Che continuerò a dedicare le mie ricette, visto il successo ottenuto 😉

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bastoncini di tonno?


Sono arrivata a  El Calafate, il Perito Moreno è a portata di mano. Segue il safari nautico 😉 besos

Non vi ho dimenticat* car* vicin* di blog 🙂 vorrei condividere questo amuse bouche immaginando di avervi qui con me.

sfogliata alle erbe e tonno alla senpe

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pane carasau con pesce e frutti di bosco, un pasto leggero


Questa è nostalgia viscerale, che mi prende e riprende periodicamente quando alzo lo sguardo verso il mare e all’orizzonte mi sembra di vedere la mia Isola. Li conosco bene gli odori della stagione perchè ogni volta che ritorno nella mia Terra li respiro, profondamente, ne faccio scorta, per non dimenticarli.
Ora è tempo di fichi d’india e di mirto, del melone de jerru (d’inverno o invernale) e di malvasia, profumi riconoscibili che vorrei portare addosso.

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melanzana nana accomodata, un gesto gentile


Uno tra gli oggetti che mi lega alla mia terra e ai miei parenti è lo scanno, una piccola sedia artigianale da camino.
In quasi tutte le case sarde dove c’è il camino non deve mancare la seggiola, posta nell’angolo adiacente al fuoco che i padroni di casa cedono con generosità all’ospite, come fosse il posto d’onere a lui riservato.

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fiore di zucchina e omelette, un valido sostegno


Mi è capitato sotto gli occhi un articolo che spiega quali sono le azioni per depurare un’amicizia, nel senso di eliminare incomprensioni o problemi che possono sfuggire al proprio controllo e quindi essere cause di allontanamento dagli amici; sono elencati i passi da compiere per valutare se il legame di amicizia merita di essere recuperato o cessato.

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bieta di campo e ricotta di bufala, un coro di sapori per Marika


Che ci vediamo stasera? Lo domando al Tuttopensare quando voglio vedere un film.

Di andare al cinema non se ne parla proprio ed io ne sono la causa, la mia claustrofobia ha costretto anche Lui, vero appassionato di cinema, a rinunciare al grandissimo schermo e adeguarsi a uno un po’ meno grande tra le pareti della nostra casetta, cosa si fa per amore!
Grazie a questa sua passione la mia richiesta non è mai disattesa, e giusto l’altra sera ha scelto di vedere il film  les choristes  (i ragazzi del coro nella versione italiana).

Adoro la cinematografia francese. Silenzi che non suonano mai vuoti, personaggi che sembrano a disagio e storie delicate di fragilità e d’incontri.

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semicaldo di pane e ricotta di bufala, l’amuse bouche antispreco


Al caldo c’è rimedio? si, un climatizzatore!  :D:D 😀

Se il condizionatore può aiutarmi a superare questo caldo che non mi fa dormire, una ricetta rinfrescante rende tollerabile anche il pasto serale, evitando di accaldarmi ai fornelli!

In questo preciso momento mi trovo in vacanza e trasmettono la partita di calcio Italia-Uruguay, mentre il Tuttopensare è spalmato sul letto a guardare la tv, io sono comodamente seduta e chiacchiero con voi. Perchè non seguo la partita?
Lo dico sottovoce: mi annoia da morire il calcio, riesco a guardare le immagini e non vedere cosa stia succedendo, la mia mente vola altrove ……. e rischio di fare domande banali che farebbero saltare dal letto Tuttopensare. Allora cosa faccio?
cucino!!! 😀 😀  da questo non potrò mai andare in vacanza.

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un dolce salato, un salato dolce: il bugalof


Mi sono accorta che in precedenza avevo nominato il bugalof senza raccontare la sua origine e oggi è arrivato il momento di riconoscergli il ruolo che riveste nella mia cucina.

Premetto che da bambina avevo una particolare predisposizione a pasticciare e mescolare improbabili ingredienti che nella mia fantasia diventavano la pappa per le bambole, in realtà poi costringevo i miei compagni di gioco a sostituirsi alle bambole e per finzione lasciarsi imboccare.

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mandorla arrubia, pomodoro e oliva da confetto, il mio amuse bouche preferito


Alle olive non voglio dire di no, riesco a mangiarne una quantità spropositata: nere, dolci, salate, greche……. Delle numerose varietà presenti in Sardegna le cultivar più importanti le ho assaggiare quasi tutte; dal Campidano sud-occidentale fino ai territori della Nurra e nel Sassarese, le olive per l’impiego oleario sono la Tonda di Cagliari (di alta qualità e oliva da tavola),  la Semidana (rivalutata di recente,  il cui olio  è caratterizzato da fruttato leggero e delicato),  la Nera di Gonnos (località Gonnosfanadiga –olio fruttato intenso dal gusto mediamente amaro e piccante, anche oliva da tavola), la Pizz’e Carroga (becco di cornacchia) è presente in tutta l’Isola, poco adatta alla lavorazione come oliva da mensa, la Terza grande, l’Olia Niedda (oliva nera –potrebbe identificarsi con le cultivar Paschixedda e Nera di Villacidro, adatta anche per la lavorazione come oliva da mensa in nero) e la Bosana (località Bosa – oliva nera da tavola). Ognuna di queste varietà ha delle caratteristiche che la distinguono dalle altre.

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cestini al formaggio Svizzero e cavolo nero


Oggi, per il contest la Svizzera nel piatto ho realizzato questi piccoli cestini farciti con formaggi svizzeri e sono andata sulla spiaggia a farli assaggiare ai passanti in cambio di una fotografia 🙂 lo scambio è stato proficuo!

spiaggeggiando ……. un altro modo di mangiare all’aperto

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