corona di riso e quattro personal chef a cena, gluten free


Insieme ai colleghi Personal Chef Raffaella, Elio e Nicoletta abbiamo cucinato e condiviso i fornelli di casa mia. La cena di ieri è riuscita molto bene e non solo per il cibo  e il buon vino, ma anche per l’amore per la gastronomia che ci unisce e per  il piacere di consolidare una conoscenza che  vorremmo si trasformasse in amicizia; ci siamo ritrovati ed è stata subito festa!
Un elemento importante  è stato il tema della cena e delle nostre ricette: la celiachia. Uno di noi è celiaco.

Avevo ospitato molti anni fa un’amica a cui era stata diagnosticata la celichia, avevo optato per realizzare pietanze classiche come risotto, carne alla brace, verdure e pane di grano saraceno.
Ammetto che dopo quell’episodio non si era più presentata occasione di cucinare prestando attenzione alla presenza del glutine.
Quando ho incontrato Raffaella, non ho compreso subito il suo disagio, perchè non era dovuto alla celiachia ma alla discriminazione  che subisce chi ne soffre.
Chi ci aveva pensato? La riflessione è stata lunga e solo ieri, quando ho iniziato a preparare i dolci  ho  capito.
Non potevo fare due diverse preparazioni una con e l’altra senza glutine, volevo che Raffaella potesse gustare insieme a me la stessa pietanza.

Nel campo della gastromonia, riferito a chi come me cucina per altri, si può commettere il grave errore di sfavorire chi deve alimentarsi solo con alcuni cibi.
Aver cura e rispetto degli alimenti senza aver cura delle persone a cui sono destinati, crea un conflitto con l’idea che io ho della cucina: aperta e rivolta a tutti, ed essere veicolo anche di cultura e di tradizione che accoglie idee e gusti.

Ho iniziato dalle frappe, con la farina gluten free. Ero preoccupata di non riuscire a riprodurre sapore e consistenza …….

l’impasto ara così morbido e difficile da governare, ma non mi sono arresa e questo è stato il risultato: frappe croccanti e profumate.

Ognuno ha contribuito e queste sono state le pietanze

tortino patata Niky

Niky ha cucinato  –  Tortino di patate con salsa al curry biologico  –

corona di riso Raffa

Raffaella ha cucinato –  Corona di riso, prosciutto provola e piselli –

carne e funghi Crazy Elio

Crazy Elio ha cucinato  – Filetto con salsa besciamella e funghi

Per concludere e coccolare i miei ospiti ringraziandoli per aver contribuito e partecipato alla riuscita della festa, ho realizzato questi dolci tutti senza glutine.

Sebadas con miele amaro e piccole tortine di pan di spagna alle mandorle  pastissus

Veli della sposa con farcia di mosto, nocciole, arancia e miele   –  tortini di carruba

tutto accompagnato da vin brulé.

firma

cioccolata non da sola, nella torta con le pere


Questa è una torta semplice, soffice, cremosa, stagionale e soddisfa la golosità di molti. La presenza della frutta conferisce una buona dose di umidità che facilita la conservazione per qualche giorno in frigorifero. Puoi sostituire la farina di frumento con quella di riso e sarà apprezzata anche da chi è intollerante al glutine; se usi l’olio di semi o l’olio extra vergine di oliva al posto del burro, la tua coscienza sarà messa a tacere per l’assenza di grassi animali e potrai gustarne più di una fetta.

torta al cioccolato con molte pere

Occorrente per 12 porzioni:
5 uova fresche
2 tuorli
3oogr zucchero
30gr miele
300gr farina “0” setacciata
65gr  polvere di cacao amaro setacciato
80gr burro fuso a temperatura ambiente
700gr pere abate sode
4gr di cremor tartaro e un pizzico di bicarbonato
ricorda di accendere il forno a 180° statico e cuoci per 25 minuti.
Tutte le uova con lo zucchero e il miele in un tegame antiaderente, metto sul fuoco a fiamma media , mescolo con la frusta e porto a 40° – se non hai il termometro adatto conta lentamente fino a quaranta – tolgo dal fuoco e metto nel cestello della planetaria (frullatore o minipimer è equivalente) al massimo della velocità per far montare a schiuma le uova.
Sbuccio le pere, una la tengo da parte affettata in sei spicchi, le altre le taglio a cubetti non troppo piccoli e le metto in ammollo in acqua per non farle ossidare.
Se l’impasto ha raggiunto la giusta consistenza unisco farina, cacao e lievito e mescolo con il leccapentole dal fondo verso l’alto per non smontare la massa.
Aggiungo il burro e ripeto l’operazione di mescola in modo da incorporare la farina rimasta.
Verso tutte le pere a cubetti, scolate per bene dall’acqua, lavoro ancora con la paletta e verso nella teglia infarinata e imburrata, decoro con le fette di pera poggiate  in circolo, non troppo vicine. A cottura della torta, spengo il forno, socchiudo lo sportello per quindici minuti, poi tolgo la tortiera e la poggio sopra una griglia che sia rialzata dal piano e permetta il raffreddamento. Aspetta tre ore prima di servirla con una pioggia di zucchero a velo, se preferisci accompagnala con una crema all’arancia e vaniglia. Oggi ho potuto gustarla all’aperto, al sole ancora piacevole di questo autunno così gentile.