“l’amore è un gambero” e il gambero è un amore


Sera a teatro per assistere al monologo sul manuale d’amore di Riccardo Rossi, che nella sua elegante ironia spiega l’arte per affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso.
I trascorsi amorosi che ci accomunano nelle storie d’amore sono unite dal filo conduttore dell’esperienza: la prima dichiarazione, l’ansia in attesa della telefonata che non arriva, la prima vera seduzione da adulti, la convivenza, il tradimento e la vendetta, il primo matrimonio a cui spesso ne segue un altro, quello vero.

L’immagine dell’umo descritto da Rossi è quella di un eterno bambino, al contrario della donna che si dimostra sempre più matura del proprio partner, pronta a rassicurarlo nelle situazioni in cui l’uomo si senta incastrato come può succedere dopo una notte di intimità.

Ripercorrere a ritroso, con l’esperienza del passato, come farebbe un gambero, ci fa comprendere che il vero amore è quello che più si ricorda, che ci torna in mente e ancora ci fa brillare gli occhi e sussultare intimamente

Il primo amore non si scorda mai, così è stato di fronte ad un vassoio di gamberoni 🙂 che oggi ho accompagnato con l’insalata insaporita da una salsa di aceto e mango, acquistata al mercato di Monaco di Baviera.

gamberoni al coriandolo e zenzero
con insalata al kumquat e aceto al mango

gamba3

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gamberi accomodati, l’amuse-bouche senza glutine


Nell’arco della giornata mi concedo qualche pausa per rilassarmi e mantenere attiva la sfera del cervello dedita alla memoria, che altrimenti mi abbandonerebbe del tutto! Avevo iniziato a giocare a ruzzle ma l’ansia mi divorava, avere una manciata di secondi per estrarre parole di senso compiuto che si riducevano a: tu, ti, su, giù e  ….. ho preferito wordon, settantadue ore che si rinnovano dopo aver composto la prima parola e qualche volta avere la soddisfazione di vincere 🙂  tranne con IlTuttopensare!!!

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riso con pesce e ribes, piacerà a Sherazade?


Alla gola l’Oxymel seppe montare, 
mancava un pugno di piccole stelle; 
senz’ali i volatili non potevano volare; 
mancava un pugno di piccole stelle.
(La figlia del sarto)

La favolistica persiana è affascinante,  mescola mostri, sesso e religione.

Ci sono storie che iniziano così:

 وجود دارد ادعا شده بود که کسی وجود دارد غیر از خدا هیچ وجود دارد

(C’era taluno, non c’era qualcuno, oltre al buon Dio non c’era nessuno)

che introducono racconti di un principe serpente, uomini dal cuore di pietra, fanciulle astute che seducono e saggi giudici che sentenziano.

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