gallinella con salicornia e pancetta. Storie di mare


Mi ricordo quando il mio Fratellone mi portava al largo col gommone …

Per anni abbiamo condiviso il piacere di andare insieme al mare a due condizioni: lui voleva che durante le immersioni di pesca io gli facessi da assistente e in cambio io chiedevo di andare in spiaggia nel pomeriggio.
Ci siamo avventurati anche fuori stagione e una volta abbiamo corso il rischio di non rientrare in porto: il motore ci lasciò in acqua per qualche ora mentre le correnti cambiavano e il vento rinforzava. Eravamo partiti con l’intento di pescare nelle acque di una piccola isola granitica disabitata e poco lontana da Villasimius. Unica presenza l’imponente faro e la costruzione che in passato fungeva da rimessaggio per le barche dei faristi.

La disavventura ci costrinse a rimanere nell’isola fino al giorno successivo, comunque il tempo peggiorò e pioggia e raffiche di vento ci tennero svegli.

La mattina successiva, in attesa che il vento diminuisse, passeggiammo per l’isola e in mezzo al verde intravedemmo funghi tipo prataioli, iniziammo la raccolta con la speranza che fossero commestibili. La vegetazione che nascondeva i funghi era fitta e ricordava gli asparagi un po’ ingialliti, l’assaggiai ma era troppo amara e questo fu il primo incontro con la salicornia.

Il rientro non fu per nulla semplice: le sferzate delle onde sulle incerate producevano un rumore inquietante come la fustigazione. Arrivammo a casa con due bustoni di funghi commestibili.

rollè di melanzana, gallinella e brodo di salicornia

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ricciola al crumble di parmigiano, generosi sapori


Se um dia alguém perguntar por mim, diz que vivi   …

Se un giorno qualcuno chiede di me, dì che ho vissuto … (Salvador Sobral)

 La prima telefonata che ho ricevuto questa mattina è stata quella dell’ennesimo operatore telefonico che non sa spiegarmi come possa avere il mio numero, ma con entusiasmo mi dice che non posso assolutamente perdere l’occasione di aderire alla nuova proposta di XXX  a me riservata. Splendido!

Chiedo informazioni per seguire una lezione online di cucina: dopo due secondi ricevo la risposta automatica via mail dallo chef, un vero narcisista che non mi da le informazioni che avevo chiesto, ma mi richiede subito l’iscrizione. Lo ringrazio e rispondo che lo farò in seguito. Mai l’avessi fatto! Per farla breve, dopo uno scambio di mail mi scrive che se non trovo il tempo per seguirlo sono incapace di organizzarmi, del resto lui si metteva a mia completa disposizione per insegnarmi. Gli ho domandato se volesse dirigere la mia vita e i miei impegni. Gretto!

Leggo una ricetta su un sito e chiedo la spiegazione di un passaggio non molto chiaro, l’autrice mi risponde di fare come ha scritto, del resto lei aveva condiviso la ricetta.
Magnanima!

Generosità, che non rimanga solo una bella parola, pratichiamola!

Questa ricetta mi piace tantissimo!!!

P.S non farti scoraggiare dalla descrizione 😉

 

trancio di ricciola mantellata con pane bianco,
crumble di parmigiano e due creme

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crema di zucchine e pesce d’acqua dolce, auguri anticipati.


Marzo è arrivato! Oggi è arrivato!!

Due valige sono quasi pronte, leggere come i vestiti che le riempiono per un clima caldo che mi aspetta 🙂
sono impaziente di chiudere il gas e scappare per l’aeroporto 😀 😀

Si, tra poche ore si parte verso Cambogia e Vietnam per esplorare territori e sapori di una cucina rinomata che non mancherò di raccontarvi. Seguimi su facebook ……. 😉

Non partirò prima di avervi salutate/i, con questa ricetta  e visto che non sarò in Italia per i prossimi diciotto giorni,  vi Auguro  buone feste  con questa ricetta 🙂

crema di zucchine, filetto di trota salmonata croccante con aceto di mele e menta

La differenza tra crema, minestrone, minestra, vellutata, zuppa è tutta negli ingredienti che le compongono: come pasta o cereali, e leganti come latticini o grassi.
Viene definita crema una preparazione con un solo ingrediente principale, frullato e legato da farina di riso o latte. Crema di riso, crema di zucchine, crema di fagioli …….

occorrente per due commensali:
2 filetti di trota salmonata con la pelle
2 zucchine
1 cipolla piccola
1 rametto di rosmarino
2 spicchi d’aglio
10 foglie di menta
4 cucchiai di aceto di mele
olio extravergine di oliva
fiocchi di sale all’aglio orsino Falksalt
pepe al mulinello

  • elimino tutte le spine dal pesce, sciacquo brevemente in acqua fredda e tampono con carta da cucina per eliminate tutta l’acqua; divido in tre pezzi ogni filetto
  • pulisco le zucchine e le riduco in piccoli pezzi; in tegame lascio scaldare un filo d’olio con uno spicchi l’aglio intero, la cipolla tritata e quando diventa trasparente verso le zucchine; copro con il coperchio e lascio cuocere per quindici minuti a fiamma bassa
  • una volta cotte elimino l’aglio, trasferisco le zucchine nel boccale del frullatore e le riduco in crema insieme a  foglie di menta, poi aggiungo sale e pepe. Consiglio di procedere con poche foglie per volta fino ad ottenere il sapore che preferisci
  • trito l’aglio e lo schiaccio con la lama del coltello per ottenere una crema, lo mescolo con qualche goccia d’olio e lo massaggio sulla pelle dei filetti
  • scaldo per bene la padella, dispongo il pesce con la pelle rivolta a contatto con la padella e cuocio a fimma medio-alta fino a renderla croccante; saranno sufficienti pochi minuti per cuocerli completamente; verso l’aceto di mele nella padella e lascio sfumare
  • verso la crema di zucchine nel piatto e poggio i filetti conditi con fiocchi di sale e termino con un filo d’olio.

si accompagna con Pinot Bianco DOC Alto Adige Palladium –  K.Martini&Sohn   fresco e fruttato.

gamberi e fegatini di pollo, il confine sottile


Anche nelle giornate piovigginose si possono apprezzare panorami surreali come questi di oggi.

In poche ore lo scenario muta, i colori che definivano l’orizzonte si attenuano, il confine tra mare e cielo quasi non si percepisce. A dare consistenza a questa nebbia apparente c’è lei, la vela solitaria e lenta come questa giornata uggiosa.

“e le mie braccia divennero ali,
quando mi chiese – Conosci l’estate –
io, per un giorno, per un momento,
corsi a vedere il colore del vento”. (De Andrè)
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avocado sardine e ostriche, doppio rendez-vous


Buongiorno!
Avevo lasciato in modalità silenzioso questo diario, ho dato precedenza agli impegni lavorativi.
Grazie a tutte/i blogger che hanno consultato le ricette e i racconti di viaggio. Ben ritrovati 🙂

siamo l’esercito del selfie
di chi si abbronza con l’iPhone
ma non abbiamo più contatti
soltanto like a un altro post
ma tu mi manchi
mi manchi in carne ed ossa
mi manchi nella lista
delle cose che non ho  (Takagi & Ketra)

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baccalà ai broccoli e l’anno si conclude


panettone 2016

Il tempo fugge così veloce che il cervello deve adattarsi ed alaborare ancor più velocemte concetti e azioni, che poi esprimo sintetizzando al massimo il concetto e …… cosa volevo dire???? 😀 😀

Si, questo 2016 è stato carico di lavoro e di grandi soddisfazioni!
Più di quaranta allieve/i nei corsi e lezioni di cucina; più di tremila piatti serviti ai miei ospiti; più di ……. (una cifra esagerata) panettoni e pandori confezionati e poi la febbre mia ha stroncata!

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“l’amore è un gambero” e il gambero è un amore


Sera a teatro per assistere al monologo sul manuale d’amore di Riccardo Rossi, che nella sua elegante ironia spiega l’arte per affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso.
I trascorsi amorosi che ci accomunano nelle storie d’amore sono unite dal filo conduttore dell’esperienza: la prima dichiarazione, l’ansia in attesa della telefonata che non arriva, la prima vera seduzione da adulti, la convivenza, il tradimento e la vendetta, il primo matrimonio a cui spesso ne segue un altro, quello vero.

L’immagine dell’umo descritto da Rossi è quella di un eterno bambino, al contrario della donna che si dimostra sempre più matura del proprio partner, pronta a rassicurarlo nelle situazioni in cui l’uomo si senta incastrato come può succedere dopo una notte di intimità.

Ripercorrere a ritroso, con l’esperienza del passato, come farebbe un gambero, ci fa comprendere che il vero amore è quello che più si ricorda, che ci torna in mente e ancora ci fa brillare gli occhi e sussultare intimamente

Il primo amore non si scorda mai, così è stato di fronte ad un vassoio di gamberoni 🙂 che oggi ho accompagnato con l’insalata insaporita da una salsa di aceto e mango, acquistata al mercato di Monaco di Baviera.

gamberoni al coriandolo e zenzero
con insalata al kumquat e aceto al mango

gamba3

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risotto con aringa affumicata e aroma di Kaplja. Buone feste a tutti


Sono appena le dieci del mattino e  guardo l’etichetta del vino.

Costruire un menù per le prossime feste è stata un’impresa impegnativa, tutti richiedono qualcosa di speciale che si discosti dai piatti tradizionali: sapori decisi e impiattamento accattivante. Anche l’occhio vuole festeggiare.

Non posso rimandare oltre, è ora di assaggiarlo!
Non sono un’alcolista 😀 in cucina non conosco orari per degustazioni e assaggi; dolce o salato, piccante o acido, il mio palato e le mie papille sono abituate. Passare da un sapore all’altro quasi contemporaneamente fa parte del mio lavoro.

Inspiro lentamente. Sorseggio il vino.
Cerco in quelle note profumate un’immagine e sento la terra calda sotto i piedi nudi, per un tempo molto breve mi rivedo bambina nella vigna di mio nonno all’ombra del fico vicino all’alveare, dove la cesta con l’uva  si scaldava al sole del tramonto e rimandava l’odore zuccherino che attirava le api, confondevo l’odore del miele con quello dell’uva e dei pampini che l’avvolgevano.

risotto al Kaplja con aringa affumicata e ginepro

aringa

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calamari ai funghi porcini di Kuki


Kuki è tra gli “spacciatori” di materie prime per le mie ricette 😀 😀
Il suo coloratissimo negozio di frutta e verdura si trova a poche centinaia di metri da casa mia ma, combinazione ancora più incredibile, la sua famiglia abitava il mio appartamento prima che lo acquistassi io e lui è nato proprio qui 🙂 Il negozio è in continua trasformazione per offrire una maggiore scelta di frutta esotica e verdure sempre pronte all’uso. Da anni mi servo dei loro prodotti, spesso Kuki è lo sponsor delle mie ricette che pubblica sulla pagina facebook, ma mi sfugge un particolare: perchè mi chiamano farfalla? sarà un nome in codice?  😀 😀
Probabilmente perché sfarfallo dimenticando la lista della spesa o forse perché ruoto da una cassetta all’altra immaginando cosa cucinare.

Oggi mi ha proposto questi profumatissimi porcini ai quali non ho saputo resistere.

calamari in padella farciti con risotto ai porcini

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acciughe e spaghetti, ultimo sole estivo


Mi riaffaccio al mio preziosissimo “diario” raccogliendo tutta l’energia che questa estate caldissimissima mi aveva quasi privato, dispiacendomi di non aver potuto assaporare gli ultimi giorni di sole.

Ciao a tute/i   🙂 amiche e amici di cucina e di ventura, ben trovati!!

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