vegan food, polpette e palpate


Fare la spesa al mercato mi diverte, non rischio mai di annoiarmi e spesso mi trattengo più del tempo necessario.

Ci sono tre ingressi per accedere all’interno del mercato coperto, dal primo ingresso passo davanti ai banchi del pesce, dal secondo davanti a quelli  delle verdure e l’ultimo è il corridoio delle macellerie e degli alimentari.
I miei preferiti sono quelli del pesce e della frutta e verdura rigorosamente di stagione. A ogni visita non manca mai una sosta al box dei canditi prima di andare via: vengo attratta come una calamita dalla varietà dei colori e dalle idee che mi vengono in mente di come potrò utilizzarli nei miei dolci.

L’altra mattina al mercato ho incontrato una signora che palpava sia la frutta che la verdura e il venditore, spiritoso, le ha urlato signò quanno s’è stancata de smucinà la merce, io so’ libbero – la donna moooolto gentile ha ribattuto – guardi che lo faccio per lei (indicando me che le stavo affianco) !! Ho sgranato gli occhi prima di rispondere, ma il commerciante ha subito aggiunto –  vabbè, nun litigate che famo a turno, mò alla signorina ce penzo io –  😀  😀 😀
Questa è un’altra cosa che mi piace del mercato, invece di fare acquisti spesso mi sembra di essre lo spettatore di una commedi ateatrale.  Ho portato a casa un bel broccolo che la signora aveva risparmiato e come ogni lunedì preparo una cena leggera e veloce.

Sì, perchè oggi il Tuttopensare ha laboratorio di teatro, sono iniziate le prove dello spettacolo e se la spassa come un matto. Rientra a casa dopo le 22 e tutto eccitato mi racconta qualche battuta divertente che scambia con il maestro. Non voglio avere tutti i particolari: conosco la trama, ma preferisco riservarmi la sorpresa fino al giorno della messa in scena.

polpette di lenticchie e broccolo con salsa bianca

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“l’amore è un gambero” e il gambero è un amore


Sera a teatro per assistere al monologo sul manuale d’amore di Riccardo Rossi, che nella sua elegante ironia spiega l’arte per affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso.
I trascorsi amorosi che ci accomunano nelle storie d’amore sono unite dal filo conduttore dell’esperienza: la prima dichiarazione, l’ansia in attesa della telefonata che non arriva, la prima vera seduzione da adulti, la convivenza, il tradimento e la vendetta, il primo matrimonio a cui spesso ne segue un altro, quello vero.

L’immagine dell’umo descritto da Rossi è quella di un eterno bambino, al contrario della donna che si dimostra sempre più matura del proprio partner, pronta a rassicurarlo nelle situazioni in cui l’uomo si senta incastrato come può succedere dopo una notte di intimità.

Ripercorrere a ritroso, con l’esperienza del passato, come farebbe un gambero, ci fa comprendere che il vero amore è quello che più si ricorda, che ci torna in mente e ancora ci fa brillare gli occhi e sussultare intimamente

Il primo amore non si scorda mai, così è stato di fronte ad un vassoio di gamberoni 🙂 che oggi ho accompagnato con l’insalata insaporita da una salsa di aceto e mango, acquistata al mercato di Monaco di Baviera.

gamberoni al coriandolo e zenzero
con insalata al kumquat e aceto al mango

gamba3

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torta salata con verdure e ospiti …….


In questo mese “l’ospitalità” è stato il filo conduttore e tema principale di molte situazioni, tutte davvero speciali.
Se si tratta di ricevere, la porta della mia casa è sempre aperta agli amici e ai nuovi ospiti; è per questo che ho realizzato un piccolo progetto che credevo non fosse possibile: l’home restaurant.

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agnello per due


teatro

“Taxi a due piazze” ha inaugurato la stagione al tetro Nino Manfredi di Ostia, ma come è iniziata bene!
Da una commedia di Ray Cooney, da cui era stata tratta anche “chat a due piazze”, una versione altrettanto divertente, vede Mario Rossi (Gianluca Guidi), di statura media, dall’aspetto normale e nessun segno particolare, insomma un uomo qualunque, nella veste di un tassista sposato con Carla Rossi, marito premuroso che annota nella mini agenda tascabile acronimi che scandiscono le sue “abitudini coniugali” come: Co.Co.Ca. Coccole Con Carla o Co.Co.Ba. coccole con Barbara, anche lei Signora Rossi, così il bigamo si divide tra due mogli e due case, come dire, si sacrifica pur di non rinunciare all’amore.

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una che va con tutto: salsa infedele


Di tradimento si parla spesso: la letteratura  ne trae spunto per le trame dei romanzi, i media lo utilizzano a man bassa per fare gossip e nel mondo politico è all’ordine del giorno; ma in cucina esiste il piatto traditore?
Credo che esista, forse anche più di uno! Quel cibo a cui non sappiamo resistere e gli attribuiamo la colpa di quel chilo in più che non riuscivamo a smaltire, ma non ci rinunciamo pur conoscendo il danno che ci procura, ci piace e troviamo l’astuzia di consumarlo a piccole dosi ma non lo eliminiamo definitivamente.

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così come sei, mi piaci! budino di riso ai frutti di bosco


pignotta

L’ultimo appuntamento  del 2012  al teatro Nino Manfredi di Ostia è stato con la divertente commedia di Gabriele Pignotta.

Una coppia di giovani sposi diversamente innamorati, cioè l’uno ama l’altra fino a quando l’uno diventa l’altra e viceversa.

Ci riprovo: arrivati a un punto della relazione, come succede molto spesso, i due si rinfacciano i rispettivi difetti, riconoscendosi diversi e quindi lontani.

Per ritrovare l’armonia e il sentimento che li ha uniti, ricorrono all’aiuto di un consulente che pratica l’ipnoterapia ……. hai capito come va a finire?.

Beh, come posso non trovare attinenza con il cibo?
Da quando la cucina Francese ha esportato ricette, tecniche e terminologia, tanti chef creativi e intraprendenti hanno contribuito all’evoluzione culinaria rielaborando i piatti classici per prospettarci una nuova visione del panorama gastronomico, hanno apportato il cambiamento, hanno proposto l’alternativa a quel sapore già conosciuto.

Chi dice che le idee in cucina sono finite, credo non consideri un altro aspetto: il rapporto che il consumatore, buongustaio o gourmet ha con il cibo.
Aumenta il numero di appassionati di cucina che si cimentano ai fornelli domestici e quelli delle trasmissioni televisive, sono innanzitutto fruitori che presentano nelle loro ricette un cambiamento, spesso sono riproposti i piatti della tradizione, intramontabili e vincenti.

In tutto questo io colgo l’intenzione di voler essere protagonisti e non ospiti quando si tratta di cucina, come un richiamo a voler ricominciare dalle basi per trovare un’altra interpretazione alla pietanza. In questo percorso ogni nuova versione del cibo troverà apprezzamento.

Quante ricette si prestano a essere ipnotizzate per passare dal dolce al salato, da essere antipasto a piatto di mezzo; mi viene in mente il pane, impasti base come la frolla, il muffin, il bugalof (nome della mia ricetta di torta-focaccia che può essere salata o dolce, sostituendo tre ingredienti).

Alla fine cosa resta? Che nella varietà di proposte alimentari, il nostro personale gusto è soddisfatto dalla pietanza che ci piace così com’è.

Ho scelto questa mia ricetta

Budini di riso ai frutti di bosco

budino di riso e frutti di bosco rossi

Occorrente per 8  budini

230gr latte *
180gr riso originario *
2 albumi *
sale un pizzico *
1 foglio di colla di pesce o due pizzichi di agar-agar *
60gr mandorle pelate *
65gr zucchero
25gr rum
essenza di mandorle qualche goccia
vanillina un pizzico
frutti di bosco

Lascia il riso sotto l’acqua corrente per dieci minuti poi cuoci per dieci minuti in abbondante acqua, scola e risciacquare per eliminare l’amido.
Metti in ammollo il foglio di colla di pesce in acqua fredda.
Fai prendere bollore al latte e versa il riso freddo, aggiungi il sale e cuoci fino a far assorbire tutto il latte, versa lo zucchero e la colla di pesce ammorbidita e spegni il fornello, poi frulla per ottenere una crema liscia, se necessario passala al colino.
Monta a neve ferma gli albumi e uniscili al riso ancora caldo, mescola con delicatezza, aggiungi mandorle tritate finemente, vanillina,  essenza di mandorle e il rum, amalgama il composto e versa in 8 stampini per dolci.
Fai raffreddare a temperatura ambiente, poi metti gli stampini in frigorifero per far solidificare i budini, quando saranno pronti, sformali e spolverizza con zucchero a velo, decora con i frutti freschi, alcuni puoi frullarli con poco zucchero per completare la decorazione del piatto.

La versione salata la ottieni sostituendo gli ingredienti senza asterisco *, con:
zafferano
parmigiano tre cucchiai abbondanti
noce moscata un pizzico
Per accompagnare i budini salati, se non li servi come piccolo appetizer, puoi friggere alcuni bastoncini di zucchina o di melanzana.

firma

complice il quinto gusto


Una moglie gelosa, un marito iùda e libertino, una figlia sconsiderata,  una cameriera scostumata, la commedia degli intrighi e degli equivoci debutta con  il sospetto. Una piacevole serata al teatro Nino Manfredi di Ostia, con Luigi De Filippo in cani e gatti (marito e moglie).

Sulle disgrazie altrui c’è sempre da ridere, la gelosia miete vittime e le porta a gesti impulsivi che si rivelano quasi ridicoli, poi l’intervento dell’amico di famiglia e la complicità dei parenti, farà riappacificare la coppia ma …….
Molti i  conuigi coinvolti che cadono nella trappola della gelosia in questa rappresentazione; persino i genitori anziani, legati da trentaquattro anni di vita amorosa e felice,  rischiano la separazione.
Nei rapporti affettivi, più momemti di  intesa si condividono, più il legame si consolida.

Rientriamo dal teatro, chiacchieriamo, ridiamo per le gag, è quasi mezzanotte e un piatto di spaghetti ci sta proprio bene.
C’è forse miglior luogo della cucina, dove tutti i sensi sono partecipi e protagonisti ? Il teatro del gusto.
Non c’è altro luogo o attività  dove le nostre percezioni sono chiamate a raccolta tutte contemporaneamente. Armeggiare tra pentole e forchette condividendo  lo stesso spazio, in armonia di gesti e sguardi.  Inspirare il profumo delle erbe fresche tritate: basilico, origano, prezzemolo,  dal tono agro-amaro,  i colori che si incontrano del pomodoro rosso e il bianco dell’aglio apportano il carattere aspro- dolce,   ascoltare il suono della fusione con l’olio in padella evoca una stagione appena trascorsa. La pasta è cotta, il vino è nel bicchiere e noi siamo pronti.  Anche l’umami  sarà testimone di questa bella serata.

ruberia in cucina. Bauletti di indivia e gamberoni


Di recente a teatro, il Nino Manfredi di Ostia, ho assistito alla rappresentazione di Giorgio Albertazzi che racconta Puccini. Avevo il timore che la messa in scena fosse impegnativa, che non avrei mantenuto la concentrazione o peggio che mi sarei annoiata. Nulla di tutto quel che avevo previsto, il Maestro ha sostenuto un monologo iniziale che mi ha preso da subito; tra ironia e distacco ha percorso la vita dell’autore, identificandosi in lui per ripercorrere i suoi passi, i legami sentimentali con le donne, diventate poi i personaggi femminili dei suoi drammi. L’attore ha esordito dicendo che spesso il lavoro di un artista è scopiazzato, saccheggiato, per essere usato in parte, da altri compositori. Un vero furto.

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