speghetti all’aglio nero. Non si invecchia mangiando!


14 gennaio.

Oggi è una bellissima giornata, in terrazza ho sistemato la poltrona nell’angolo più riparato e il sole scalda così tanto che sono rimasta in maniche di camicia.

Nonostante il freddo vedo che l’ibisco è tutto in fiore, boccioli che probabilmente non si schiuderanno ma il colore arancione domina la fioriera. Che bei colori!

Provo quasi fastidio agli occhi se guardo la luce riflessa sul mare, li chiudo e sento il calore come fosse di nuovo arrivata l’estate. L’elicriso si fa sentire, inspiro profondamente e vorrei dare forma a questa profonda sensazione di benessere e calma.

Immagina se gli odori fossero visibili come lo sono i colori, vivremmo dentro l’arcobaleno in un vortice di emozioni.

Una mia ospite cubana, che per la prima volta varcava i confini della sua terra e veniva in Italia, non aveva la benché minima idea del nostro inverno. Sprovvista di abbigliamento adeguato le misi a disposizione il mio guardaroba tranne le scarpe che non corrispondevano alla sua misura.

L’accompagnai a fare acquisti e a suggerirle i negozi migliori. Abbiamo camminato, camminato e camminato passando in rassegna tutte le vetrine ma nulla sembrava interessarla.

Ci fermammo a prendere un caffè e riposarci, nel chiacchierare approfittai per chiedere se aveva individuato qualcosa  da acquistare, pensando che le scarpe estive che indossava le facevano battere i denti. “Non ho visto colori, voi comprate solo vestiti neri, siete vecchi”.
Mi guardai intorno, non potei che darle ragione e scoppiai a ridere.
La osservai rallegrata che avesse trovato tra i miei vestiti altri colori da indossare.
Provai a portare la conversazione sulla moda che detta l’outfit e le ridotte nuances per la stagione, ma non fu semplice spiegarlo.

Il pomeriggio si concluse con acquisti veloci ed essenziali.
Riguardando nel mio armadio sono soddisfatta di non essere “vecchia” 😀  😀

Di colore in colore vi lascio questa ricetta che ringiovanisce ogni stagione 😉  😀

spaghetto alla chitarra con aglio nero,
peperone di Senise IGP e sedano

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involtini di riso, sintesi di giorni passati


Si ricomincia e io voglio iniziare così:

regole per non “ammalarsi”
Mantenere le distanze dai pensieri tossici, dal senso di colpa e dalla vergogna.
Non mescolare i tuoi sogni con chi non ne ha mai realizzato uno suo.
Igienizzare gli angoli del cuore da chi hai lasciato andare.
Coprirsi gli occhi davanti all’ipocrisia e procedere.
Coprirsi la bocca davanti alle provocazioni e procedere.
Coprirsi le orecchie
davanti alle critiche sterili
e procedere.
Far entrare aria e spalancare le vedute strette.
Scegliere 5 persone migliori di te in fatti e parole e offrirgli un posto a tavola e nel tuo cuore.
Evitare in ogni modo il contatto
con i qualunquisti,
i perbenisti,
i pressapochisti,
con quelli in cerca di una scusa,
con gli adagiati
sul divano del lamento.
Farsi contagiare solo dagli inquieti, dai poeti, dagli acrobati del possibile, dagli smaniosi, da chi non vede l’ora.
Se non ne conosci nessuno, cercali. Di gente che vuole vivere è pieno il mondo.
   (Wislawa Szymborska)

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vegan food, polpette e palpate


Fare la spesa al mercato mi diverte, non rischio mai di annoiarmi e spesso mi trattengo più del tempo necessario.

Ci sono tre ingressi per accedere all’interno del mercato coperto, dal primo ingresso passo davanti ai banchi del pesce, dal secondo davanti a quelli  delle verdure e l’ultimo è il corridoio delle macellerie e degli alimentari.
I miei preferiti sono quelli del pesce e della frutta e verdura rigorosamente di stagione. A ogni visita non manca mai una sosta al box dei canditi prima di andare via: vengo attratta come una calamita dalla varietà dei colori e dalle idee che mi vengono in mente di come potrò utilizzarli nei miei dolci.

L’altra mattina al mercato ho incontrato una signora che palpava sia la frutta che la verdura e il venditore, spiritoso, le ha urlato signò quanno s’è stancata de smucinà la merce, io so’ libbero – la donna moooolto gentile ha ribattuto – guardi che lo faccio per lei (indicando me che le stavo affianco) !! Ho sgranato gli occhi prima di rispondere, ma il commerciante ha subito aggiunto –  vabbè, nun litigate che famo a turno, mò alla signorina ce penzo io –  😀  😀 😀
Questa è un’altra cosa che mi piace del mercato, invece di fare acquisti spesso mi sembra di essre lo spettatore di una commedi ateatrale.  Ho portato a casa un bel broccolo che la signora aveva risparmiato e come ogni lunedì preparo una cena leggera e veloce.

Sì, perchè oggi il Tuttopensare ha laboratorio di teatro, sono iniziate le prove dello spettacolo e se la spassa come un matto. Rientra a casa dopo le 22 e tutto eccitato mi racconta qualche battuta divertente che scambia con il maestro. Non voglio avere tutti i particolari: conosco la trama, ma preferisco riservarmi la sorpresa fino al giorno della messa in scena.

polpette di lenticchie e broccolo con salsa bianca

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torta brisé con fagioli bianchi, senza occhio


Mi sono dedicata alla lettura come non facevo da qualche tempo.

Qualche fiocco di neve è comparso anche qui, due minuti e sul pavimento della terrazza rimangono solo delle poche gocce d’acqua.

Da buon bradipo, distesa sul divano, mentre Il Tuttopensare aggiorna la classifica del fantacalcio, ho aperto le pagine dei vostri blog cercando lo spunto per riempire questa pagina e il tempo è volato via tra un post e l’alto. Il racconto di Briciolanellatte è stato illuminante, ho trovato attinenza con questa mia piccola collezione destinata ad aumentare di numero nei prossimi viaggi.

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baccalà ai broccoli e l’anno si conclude


panettone 2016

Il tempo fugge così veloce che il cervello deve adattarsi ed alaborare ancor più velocemte concetti e azioni, che poi esprimo sintetizzando al massimo il concetto e …… cosa volevo dire???? 😀 😀

Si, questo 2016 è stato carico di lavoro e di grandi soddisfazioni!
Più di quaranta allieve/i nei corsi e lezioni di cucina; più di tremila piatti serviti ai miei ospiti; più di ……. (una cifra esagerata) panettoni e pandori confezionati e poi la febbre mia ha stroncata!

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un panino che sa osare


Il panino, inteso come merenda o sostituto di un pasto, per me ha un valore sentimentale che si lega ai ricordi della mia vita a Cagliari.

Se qui a Roma è tradizione  consumare la pizza a taglio in qualunque momento della giornata, a Cagliari si preferiva lo spuntino serale. Di conseguenza i locali iniziavano la produzione di pizza (limitata e tre gusti: rossa al pomodoro, con mozzarelle, ai funghi) e panini dalle cinque del pomeriggio.

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spìzzulu al Cannonau, un vero gioiello


La bellezza di questa pasta fatta a mano  ricorda l’arte orafa della filigrana Sarda e merita la passione di queste parole
……. Sa conca a pala mujada
Subra su tuju tou b’ est salenu meu
Pesa sas laras tua bellas
Durches che-i su mele subra sas mias
Balla, balla che una foza
In brazos de su entu …….

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carciofi di stagione


Lo ripeto: il carciofo partecipa ad un nuovo contest.

Lo ripeto: le stagioni ci premiano sempre con prodotti vari e saporiti, a noi trovari il modo migliore per gustarli 😉

carciofi dal cuore morbido con burrata e pecorino

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rapa bianca e vecchie storie


Chi cucina lo sa che non può perder tempo: nessuna distrazione è concessa, perchè sarà un attimo e le feste ci chiederanno conto, anzi, un menù.

Io mi concedo piccole distrazioni tra un panettone e un pandoro, con la casa che odora di burro e vaniglia trovo il tempo da dedicare agli hobby e quasi mi scordavo di aver comprato una rapa bianca. L’ho scoperta per caso in frigorifero, ho corso il rischio di farla invecchiare; già, al nuovo frigorifero non riesco ad abituarmi e confondo il cassetto per la verdura con quello per pesce e carne. Vedi che succede a distrarsi?  Devo rassegnarmi e conviverci, con il frigorifero e con la mia smemoratezza o come dice ilTuttopensare: vecchierellitudine!

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calamari ai funghi porcini di Kuki


Kuki è tra gli “spacciatori” di materie prime per le mie ricette 😀 😀
Il suo coloratissimo negozio di frutta e verdura si trova a poche centinaia di metri da casa mia ma, combinazione ancora più incredibile, la sua famiglia abitava il mio appartamento prima che lo acquistassi io e lui è nato proprio qui 🙂 Il negozio è in continua trasformazione per offrire una maggiore scelta di frutta esotica e verdure sempre pronte all’uso. Da anni mi servo dei loro prodotti, spesso Kuki è lo sponsor delle mie ricette che pubblica sulla pagina facebook, ma mi sfugge un particolare: perchè mi chiamano farfalla? sarà un nome in codice?  😀 😀
Probabilmente perché sfarfallo dimenticando la lista della spesa o forse perché ruoto da una cassetta all’altra immaginando cosa cucinare.

Oggi mi ha proposto questi profumatissimi porcini ai quali non ho saputo resistere.

calamari in padella farciti con risotto ai porcini

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