In una famiglia numerosa come la mia, riusciva difficile conciliare i differenti gusti alimentari. Ognuno di noi aveva delle pietanze preferite e all’interno di queste anche un ingrediente faceva la differenza. Mia madre non variava mai le sue ricette, era una tradizionalista, le ripeteva pari pari ogni volta, ma con l’avanzare dell’età le scappava la mano o forse la memoria la tradiva e qualche volta sostituiva un ingrediente con un altro. Si scatenò un’accesa discussione quando inserì la buccia di limone nella farciture dei suoi memorabili ravioli con menta e ricotta, conditi poi con la salsa di pomodoro. Quella nota fortemente acida non fu gradita ad alcuni dei miei fratelli, che pur criticando non lasciarono il piatto vuoto.
Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda …….
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gamberi accomodati, l’amuse-bouche senza glutine
Nell’arco della giornata mi concedo qualche pausa per rilassarmi e mantenere attiva la sfera del cervello dedita alla memoria, che altrimenti mi abbandonerebbe del tutto! Avevo iniziato a giocare a ruzzle ma l’ansia mi divorava, avere una manciata di secondi per estrarre parole di senso compiuto che si riducevano a: tu, ti, su, giù e ….. ho preferito wordon, settantadue ore che si rinnovano dopo aver composto la prima parola e qualche volta avere la soddisfazione di vincere 🙂 tranne con IlTuttopensare!!!
maritozzo, per tutti un peccato di gola
Anche la cucina romana mi ha adottato e per renderle merito oggi realizzo un pane dolce dalle origini molto antiche: il maritozzo.
La sua storia ha radici nel tempo dei Romani, quando si preparava una grande pagnotta che potrebbe essere avo di questo dolce, impastata con farina, burro, uova, miele e insaporita con uva passa.
cioccolato e wasabi per contrastare i finanzieri
Questa volta volevo spaventarvi con finanzieri e wasabi nella stessa ricetta, perchè di questo si tratta e non di evasori nè di stupefacenti, ma di droghe 😉
Il mio babbo era un finanziere e gli piacevano le erbe profumate (acci, mi stò mettendo nei guai, intendo davvero erbe di campagna ……. prima della fine di questo articolo rischio che la polizia postale si materializzi sul monitor!!! (faccio uno squillo al mio avvocato e mi metto avanti con il lavoro), in particolare l’elicriso, ne coglieva piante intere che appendeva nella sua stanza e profumava di liquirizia.
Gli piaceva masticare le foglie di menta e quando rientrava dalle sue passeggiate aveva sempre un fiorellino all’occhiello della sua giacca.
baccalà con patate, piatto unico
La tradizione del baccalà è nota, questo piatto ha raggiunto le tavole di tutta italia ed è presente anche in altri paesi; alcune tra le numerose variazioni le conosciamo, altre sono ancora da proporre.
Nella tradizione veneta, le ricette del “bacalà alla vicentina” e “bacalà mantecato”, sono realizzate con lo stoccafisso; questo può generare confusione, entrambi partono dalla lavorazione del merluzzo; la differenza è che per lo stoccafisso che viene essicato, si usa solo il merluzzo artico norvegese ed è legato alla pesca stagionale nei mesi tra febbraio e marzo/aprile nel nord della Norvegia; mentre per il baccalà, che attraversa un processo di salatura, si impiegano anche altri tipi di merluzzo che non dipendono dalle condizioni climatiche, perciò viene prodotto tutto l’anno.