involtini di riso, sintesi di giorni passati


Si ricomincia e io voglio iniziare così:

regole per non “ammalarsi”
Mantenere le distanze dai pensieri tossici, dal senso di colpa e dalla vergogna.
Non mescolare i tuoi sogni con chi non ne ha mai realizzato uno suo.
Igienizzare gli angoli del cuore da chi hai lasciato andare.
Coprirsi gli occhi davanti all’ipocrisia e procedere.
Coprirsi la bocca davanti alle provocazioni e procedere.
Coprirsi le orecchie
davanti alle critiche sterili
e procedere.
Far entrare aria e spalancare le vedute strette.
Scegliere 5 persone migliori di te in fatti e parole e offrirgli un posto a tavola e nel tuo cuore.
Evitare in ogni modo il contatto
con i qualunquisti,
i perbenisti,
i pressapochisti,
con quelli in cerca di una scusa,
con gli adagiati
sul divano del lamento.
Farsi contagiare solo dagli inquieti, dai poeti, dagli acrobati del possibile, dagli smaniosi, da chi non vede l’ora.
Se non ne conosci nessuno, cercali. Di gente che vuole vivere è pieno il mondo.
   (Wislawa Szymborska)

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seitan, questo sconosciuto e lo spezzato con verdure


Buon novembre!
L’hai già sentito dire che il Natale è alle porte o ti è bastato vedere i panettoni al supermercato?

Si comincia a parlare di diete prenatalizie: calare di peso per riprenderlo tutto insieme durante le prossime feste 😀 😀  e qualcuno la chiama prevenzione 😀  😀  che furbata!! Le scorciatoie non sono quasi mai percorribili impunemente e io so bene come va a finire!

Mi sono trovata spesso in situazioni imbarazzanti e per salvarmi ho sempre sfoderato gentilezza e una buona dose di educazione (parlo al passato …… attualmente sono molto meno diplomatica  😀  ), ma quella mattina ho ricevuto la lezione che meritavo.
Aspettavo l’autobus e un ragazzo cercava di vendermi alcune schedine del totocalcio precompilate, spiegandomi tutto d’un fiato che il suo sistema non poteva fallire. Cercai di interromperlo per dirgli che non ero interessata ma lui non voleva saperne, diventò pressante e io non emisi fiato.

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“l’amore è un gambero” e il gambero è un amore


Sera a teatro per assistere al monologo sul manuale d’amore di Riccardo Rossi, che nella sua elegante ironia spiega l’arte per affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso.
I trascorsi amorosi che ci accomunano nelle storie d’amore sono unite dal filo conduttore dell’esperienza: la prima dichiarazione, l’ansia in attesa della telefonata che non arriva, la prima vera seduzione da adulti, la convivenza, il tradimento e la vendetta, il primo matrimonio a cui spesso ne segue un altro, quello vero.

L’immagine dell’umo descritto da Rossi è quella di un eterno bambino, al contrario della donna che si dimostra sempre più matura del proprio partner, pronta a rassicurarlo nelle situazioni in cui l’uomo si senta incastrato come può succedere dopo una notte di intimità.

Ripercorrere a ritroso, con l’esperienza del passato, come farebbe un gambero, ci fa comprendere che il vero amore è quello che più si ricorda, che ci torna in mente e ancora ci fa brillare gli occhi e sussultare intimamente

Il primo amore non si scorda mai, così è stato di fronte ad un vassoio di gamberoni 🙂 che oggi ho accompagnato con l’insalata insaporita da una salsa di aceto e mango, acquistata al mercato di Monaco di Baviera.

gamberoni al coriandolo e zenzero
con insalata al kumquat e aceto al mango

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la soffice torta all’arancia


C’è una ricetta, forse più di una, che da sempre vanta riconoscimenti e premi e che non si dimentica: il dolce della mamma.

Che cos’ha di speciale? La semplicità disarmante, che getta le basi per trasmettere insieme alla dolcezza anche un pezzetto della tradizione familiare. Ora non vorrei evocare ricordi malinconici né nostalgia di momenti passati, tutt’altro, questa commistione di sapori e sentimenti è un richiamo ai profumi stagionali.

Se penso al dolce da preparare, istintivamente ho in mente la torta di ricotta, quella sarda, con arancia, zafferano e acquavite. Rigorosamente realizzata nei mesi tra novembre e marzo, a detta di mia nonna quando la ricotta di pecora era più asciutta e grassa. L’odore di zafferano e abbba ardente sembrava aver impregnato le travi della cucina dove mia nonna si muoveva a fatica, non ho mai capito se fosse per la lunga gonna del costume o per qualche sorso di fil’e ferru. 

Ma oggi gli ingredienti sono differenti per replicare, a modo mio, la ricetta della sbriciolata all’arancia.

Quale miglior occasione se non per festeggiare un anniversevole? Auguri a Ricette da coinquiline 🙂

soffice all’arancia

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pollo e zucchine, la lasagna alternativa


Quando si parla di lasagna mi sento sulle spine e ricordo il post in cui dichiaravo il mio “legame” con la cucina. Avevo omesso una ricetta che ora mi viene in mente: i cannelloni; mi rifiuto di prepararli e non li trovo per nulla appetibili, ma non faccio testo, non essendo i primi a base di pasta le mie pietanze preferite.

Ritornando alla lasagna, forse improprio il nome di questa ricetta, vi offro un altro spunto per comporre un piatto completo e per trovare una ri-collocazione alla carne di pollo, conferirle sapore che ad alcuni suscita tristezza e richiama alla mente le diete.
Una pietanza saporita e leggera che richiede più tempo a spiegarla che ha realizzarla.

 fettuccia di pollo e zucchine

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tofu e spaghetti di soia


Tutto si può dire sul tofu, ma non che sia un alimento per cui vado pazza;  più di una volta l’ho trovato nel piatto e più di una volta non mi è piaciuto e mi sono domandata: perchè?
La conoscenza aiuta e ci arricchisce anche in cucina, voglio capire quale resa ha questo prodotto, non mi rimane che cucinarlo!

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