Un rito che nella mia famiglia si è sempre perpetrato, è quello di concludere il dopo cena con un dolcetto.
Il mio babbo, che produceva un liquore di mirto denso e dal colore viola che tingeva il bicchiere, a fine serata si concedeva due dita del suo liquore preferito che versava in un piccolo bicchierino da rosolio e sorseggiava. Ero ancora minorenne per condividere il gusto di quell’elisir, ma non volevo essere esclusa dalla magica atmosfera che avvolgeva quel momento dove erano presenti anche i miei fratelli e quindi per me c’era un dolcetto speciale: il carrarmato, una barra spessa di cioccolato di vari gusti, formato da quattro grossi quadrati; il mio preferito era quello bianco al latte, di colore giallo paglierino e dal profumo di vaniglia che ancora ricordo.
Archivi tag: mele
torta alle mele con pasta madre, ho deciso di lasciar perdere
Questa è la storia di un annunciato abbandono.
Presto succederà senza che nulla muti, ho provato e riprovato ma il risultato non cambia si è solo consumato, quasi esaurito sotto i miei consapevoli occhi. Lui ha ammesso di aver intrapreso un’altra strada ed io non posso restare con le mani in mano.
Tortino di mele per Crazy, un amico da consolare
Quando una persona a me cara soffre, vorrei farmi carico del suo dolore, mi sento di avere spalle larghe per sopportare anche questo, perchè trovo ingiusto delegare alle vicissitudini la nostra crescita e maturazione; chi ha deciso di fare questo al mio amico?
La matematica non è un’opinione strettamente personale, come vorrei invece farti credere caro Crazy, è una disciplina che va applicata avvalendosi della logica e del rigore.
un dolce soffice con mele e zabaione al gianduia
take five ……. (è il mio telefono che squilla)
Selly chef …….
Sally?
buongiorno, Selly chef
Ma non è Sally?
Si sono Selly, mi dica
Sally o Selly?
🙂 Selly
Perchè c’è scritto Sally? se si pronuncia Selly deve scrivere Selly nel suo biglietto!!!
🙂 …….
Ma lei cucina?
🙂 🙂 noooo ……. 🙂 da quando fanno i cibi in scatola io dirigo l’orchestra (convinta che fosse uno scherzo)
truc ……. (termina la telefonata)
resto interdetta per qualche secondo, guardo il numero sul display, no, non ci posso credere, non è uno scherzo.
Richiamo
Buongiorno ……. è caduta la linea ……. lei voleva …….
Sally????
Si. Sally. c’è stata una interferenza ……. ero in linea ……. un’altra telefonata ……. (specchi dove arrampicarmi ……. AIUTO)
Sally, lei cucina vero? Volevo fare un festino, ma con tutta gente per bene per carità! Tutta gente che ci hanno i soldi ……. volevo sapere quanto si paga per tutta questa gente ……. perchè bisogna dargli da mangiare se vengono al festino vero?
Presumo ……
Come ha dettoooo???
Non volevo interrompere, diceva …….
E’ un incubo, devo solo riprendermi, un dolcetto mi aiuterà.
Tortina di mele con zabaione al gianduia
occorrente:
125gr di panna
100gr di burro
120gr di farina
100gr di zucchero
2 tuorli
1 mela
2gr di lievito in polvere per dolci
– zabaione
2 tuorli d’uovo
2 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di moscato dolce
1 cucchiaio di cremosa alla nocciola di Bacco
1 cucchiaino di crema di gianduia
stampini monodose
scalda il forno a 180°
- sbuccia e taglia le mele a piccoli cubetti, scalda il burro e con lo zucchero fai saltare in tegame per due minuti
- mescola tutti glialtri ingredienti e unisci le mele.
- riempi per 3/4 gli stampini imburrati, inforna per 10 minuti con forno ventilato
- prepara lo zabaione mescolando gli ingredienti fuori dal fuoco, fai cuocere a bagnomaria fino ad ottenere una crema spumosa, togli dal fuoco e aggiungi la le creme di nocciola e gianduia, mescola per bene, disponi nel piatto con la tortina e spolverizza con zucchero a velo.
L’incubo non è finito ma il dolcetto si.
il mio tempo ……. con tagliatelle, raviolo croccante e tortina
Il tempo a volte è ingrato.
Mi passa addosso e lascia tracce indelebili di un affetto perduto, di un amore sbagliato, di un conflitto irrisolto.
Lui è presente, attento, costante, scandisce il ritmo del mio essere e mi sorprende alle spalle; il disaccordo tra mente e corpo è opera sua, esalta il cervello a compiere azioni a ritmi giovanili e soggioga il fisico al suo logoramento.
Lede l’armonia tra pensiero e azione.