Il termine che mi suscita la risata incontrollata e mi porta alle lacrime è “mucca” 😀 😀 (due minuti di risate mentre digito il testo) non conosco il motivo ed è ormai troppo tardi per venirne a capo.
Invece ci sono parole che suonano sgradevoli e usate in cucina, a mio parere, tolgono dignità all’ingrediente o al piatto. Cazzimperio, puttanesca, barzotto! Spesso si preferisce ricorrere a termini della cucina francese per “alleggerire” la presentazione 😉
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frittelle salate, una cartolina delle vacanze
La passeggiata dopo cena a Villasimius prevede due soste obbligate, la prima alla nuova gelateria artigianale, dove ho gustato un cono senza glutine, con cioccolato e crema al latte di capra; la seconda al negozio di prodotti tipici Sardi per l’acquisto di un nuovo formato di pasta: pintada, (dipinta) che utilizzerò prossimamente.
Nello struscio serale le distrazioni sono tante, come ad esempio le mise improbabili dei turisti, che quest’anno non si son fatti mancare ogni sorta di strumenti tecnologici come l’uso del tablet durante una corsetta mattutina; poi le nuove costruzioni in pietra che hanno cancellato vecchie e antiche case realizzate con mattoni di fango e paglia (ladiri), e non potevano mancare le bancarelle; una in particolare mi ha incuriosito per l’originalità dei prodotti: cinte e bracciali di varie forme e color, ottenuti dal riciclo dei copertoni di biciclette, auto e camion.
la colomba Materana
“Vola ..Vola bella!! L’ulivo in bocca non l’avrai mai ma porterai pace a tutte quelle bocche golose!! Vola…Vola candida e soffice!! Fatta da mani che ti conoscono bene. Fai sorridere anche loro…con l’acquolina in bocca. Vola..Vola profumata !! Sei cresciuta lentamente sotto gli occhi di tua madre. Mi ricordi un po tuo fratello nato in Dicembre. Vola…Vola ben attesa! Da tutti che ti aspettano come sempre… anticipatamente. Senza di te la tradizione non ha gusto.”
il commento dello Chef Mario Andrisani alla fotografia.
torta al cioccolato, la sorpresa nell’uovo per Carlo
Quando ho la conferma di essere stimata pur non avendo dimostrato completamente il mio valore, mi sento quasi imbarazzata e una sorta di timidezza cerca di prendere il sopravvento, se a questo aggiungo di essere inclusa tra gli amici di Carlo il mio cuore si riempie di gioia.
Il mio panettone augurale
Avevo detto che l’avrei abbandonato, ma quando inizio a rigenerarlo, lui si moltiplica e prende possesso del frigorifero.
Questo è il quindicesimo anno che auto-produco il panettone, ho iniziato con la ricetta con lievito di birra, nel tempo sostituito dal lievito madre; ogni anno ho cercato di migliorare la ricetta, a partire dalla farina, il burro, i canditi e l’uva passa.
Oggi posso ritenermi soddisfatta e condividere questa esperienza ma soprattutto ……
ti auguro di trascorrere Buone Feste
torta alle mele con pasta madre, ho deciso di lasciar perdere
Questa è la storia di un annunciato abbandono.
Presto succederà senza che nulla muti, ho provato e riprovato ma il risultato non cambia si è solo consumato, quasi esaurito sotto i miei consapevoli occhi. Lui ha ammesso di aver intrapreso un’altra strada ed io non posso restare con le mani in mano.
cestini al formaggio Svizzero e cavolo nero
Oggi, per il contest la Svizzera nel piatto ho realizzato questi piccoli cestini farciti con formaggi svizzeri e sono andata sulla spiaggia a farli assaggiare ai passanti in cambio di una fotografia 🙂 lo scambio è stato proficuo!
spiaggeggiando ……. un altro modo di mangiare all’aperto
insalata di riso, il nero indossa il colore di stagione
Se nel discorso cito una persona amica, non specifico le sue origini, il colore della sua pelle, la sua fede religiosa o altre preferenze e caratteristiche, salvo che si parli specificamente di un argomento che lo richieda.
Nelle conversazioni mi capita per esempio di sentire “la tal persona, di tale nazione, bla bla bla bla ……. ” perché? il contesto riguarda ben altro, ma non si è persa occasione di evidenziarlo e in qualche caso segue anche un commento sulle qualità (?) della persona.
tagliatelle all’uovo con ragù, il piatto della domenica
Non c’è domenica senza una pasta asciutta o ripiena dentro il piatto, buona, profumata e pure all’uovo allora è davvero festa. La tagliatella al ragù .
Bada bene ragù non sugo di pomodoro con l’idea di carne macinata.
Mi sembra naturale che le ricette di cui parlo sono quelle che mi piacciono, che ho adattato al mio gusto personale e se esegui la ricetta come indicato, capirai i miei gusti, quindi procedo a descrivere i passaggi del manicaretto.
Tagliatelle all’uovo con ragù