baccalà confit e polenta al tartufo, salsa di pera e crema di cipolla di Tropea


La mia amica sedeva al mio stesso banco di scuola.
Tutte le mattine era li  al mio fianco.
Alla mia amica, in magica vocino, sorridevano gli occhi.
La nostra amicizia l’abbiamo coltivata, a distanza, senza parole, senza vederci.
Un giorno su facebook ci siamo ritrovate e l’ “amicizia” ha ripreso a fiorire.
La mia amica ha un dolore che la fa star male e lei patisce in silenzio.
La mia amica ha gli occhi celesti.
La ma amica ha me, che riesco a farla ridere.

a lei dedico questa ricetta così saporita che la farà commuovere.

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s.valentino menù rock: coniglio al forno con pere e pinoli


peynet06

Rock
menù e musica

Coniglio al forno, pere caramellate e pinoli, bieta al vapore
Smells like teen spirit dei Nirvana

occorrente per 2 commensali:

sella di coniglio
1 salsiccia a grana fina
2 rametti di timo
sale all’aglio orsino Falksalt
evo
una noce di burro
1 bicchiere di Marsala secco
1 mazzetto di bieta piccola
1 cucchiaio di pinoli
1 pera soda
1 cucchiaio di zucchero di canna
1/2 bicchiere d’acqua
carta alluminio per alimenti
accendi il forno a 140°

  • con il batticarne, appiattisci leggermente la sella e disponi la salsiccia parallela al lato più lungo della carne, condisci con foglie di timo, salle all’aglio orsino, qualche goccia l’olio
  • fai cuocere al vapore la bieta, lascia scolare dal vapore e condisci con un filo d’olio e scaglie di sale all’aglio orsino
  • ritaglia il foglio di alluminio di grandezza leggermente superiore al coniglio, ungi con poco olio, adagia la carne e arrotola chiudendo bene le estremità
  • metti in teglia con carta forno, inforna e cuoci per 40 minuti
  • pulisci la pera, affettala a cubetti, metti in pentolino con acqua, zucchero, cuoci a fiamma bassa per 10 minuti, aggiungi i pinoli e prosegui la cottura fino ad assorbimento di quasi tutto il liquido, dovrà restare sul fondo del tegame un cucchiaio di sciroppo
  • quando il coniglio sarà pronto, versa in un tegame il liquido rimasto nella teglia, unisci il burro e fai fondere, versa il vino e fai ridurre il liquido a metà
  • togli l’involucro  e affetta la sella
  • impiatta mettendo un cucchiaio di salsa al Marsala, poi le fette di carne, le pere con qualche goccia di sciroppo e un rotolino di foglie di bieta

S0062617

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amuse bouche e ti dirò chi sono


Gli amuse-bouche non sono  stuzzichini o finger food e nemmeno antipasti, si presentano in formato mignon per annunciare il menù e le portate che seguiranno.  La traduzione del termine significa: che diverte la bocca, mises en bouche invece sta per: in un boccone.
Il termine Francese originale è amuse-gueule, modificato negli anni ’80 in amuse bouche con l’esordio della Nouvelle Cusine, in cui si introduce un concetto importante: più piccolo e dal sapore intenso, questo mini assaggio offre uno scorcio dell’approccio dello chef all’arte della cucina.

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