pollo e zucchine, la lasagna alternativa


Quando si parla di lasagna mi sento sulle spine e ricordo il post in cui dichiaravo il mio “legame” con la cucina. Avevo omesso una ricetta che ora mi viene in mente: i cannelloni; mi rifiuto di prepararli e non li trovo per nulla appetibili, ma non faccio testo, non essendo i primi a base di pasta le mie pietanze preferite.

Ritornando alla lasagna, forse improprio il nome di questa ricetta, vi offro un altro spunto per comporre un piatto completo e per trovare una ri-collocazione alla carne di pollo, conferirle sapore che ad alcuni suscita tristezza e richiama alla mente le diete.
Una pietanza saporita e leggera che richiede più tempo a spiegarla che ha realizzarla.

 fettuccia di pollo e zucchine

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nero di venere, il riso alla pesca


Uno dei viaggi che ricordo in particolare è quello in Perù nel 2004, che è stato forse tra i più interessanti, ricco di suggestioni e di emozioni grazie al nostro “sherpa”  Gabriele Poli, un Italiano dal cuore Peruano, che ci ha accompagnato in un percorso unico, con l’intento di trasmetterci l’essenza di una cultura antica e complessa.
Sono stata MALISSIMO!!! Fisicamente intendo, sono stata colpita dal soroche durante il percorso tra Arequipa (2.363 metri di quota) e Chivay (3.150 metri), toccando quasi i seimila metri di altitudine; dopo che altri viaggiatori si erano ripresi dal malessere, durato poco più di ventiquattro ore, io sono stata stroncata da febbre altissima, mancanza di ossigeno e disidratazione. Forse avrei dovuto insistere con il maté di coca! ma non è di questo che voglio raccontarvi.

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burrata affumicata in casa, una messa a fuoco ben riuscita


D’estate la mia cucina si trasferisce in terrazza, divento la Regina del barbecue! Le verdure, il pesce, la carne e il pane mi temono, sanno bene che finiranno arrostiti!

Posso dire barbecuista?
puoi dire tutto quello che vuoi sei tu la cuoca (Tuttopensare).

Quando la sera preparo il fuoco, durante le due ore in cui attendo che diventi brace, ripulisco le piante, sistemo i vasi e poto le erbe aromatiche. Ho il mio bel da fare con ventidue balconiere e venticinque vasi tra piante, piantine e spezie. Poi arriva il momento di preparare la griglia, distendere la brace e mettere i malcapitati al fuoco e tutto termina con una bella cenetta preceduta da innumerevoli scatti fotografici alla pietanza, il sottofondo musicale e il profumo del mare. Fin qui tutto bene.

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