pagnotta in pentola


L’arte della panificazione ha una storia antichissima che risale a molti secoli a.C., dagli Etruschi che coltivavano un grano tenero di qualità  adatto alla panificazione fino ai Greci che cuocevano oltre sessanta varietà di pane. Intorno al 170 a.C. il pane fa la sua comparsa a Roma, gli storici attribuiscono il merito ai prigionieri macedoni che trasmettono e insegnano ai Romani le tecniche di panificazione apprese dai maestri Greci: introducono l’uso del lievito, il forno chiuso e probabilmente anche modifiche alle macine.
C’è pane e pane: per i contadini, per la casa imperiale, per gli spettatori dei giochi circensi  a cui veniva distribuito gratuitamente; ma c’era un pane, il più raffinato, che si mangiava con le ostriche: l’ostearius. La ghiottoneria prodotta dai celebri fornai i Parti erano le focaccine lievitate e i Romani ne andavano pazzi, che apprezzavano anche una galletta  punica preparata dai Cartaginesi.

Le mie origini hanno sicuramente salde radici in quell’epoca, vista la mia passione per la panificazione e guarda caso risiedo a Roma 😉
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mela e biscotti, merenda per tutti


Ho sempre difficoltà ad accettare che nel mese di novembre e con queste temperature, i supermecati e alcuni negozi abbiano esposto decorazioni e cibi natalizi, soffro a vedere panettoni e presepi in bella mostra con così tanto anticipo; sono una tradizionalista, aspetto che arrivi l’otto dicembre.

Poi ci sono le conversazioni prefestive, quelle che ti ricordano che sarebbe opportuno misurare la quantità di cibo perchè a Natele ci devi arrivare un poco sottopeso, altrimenti …….

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acciughe e spaghetti, ultimo sole estivo


Mi riaffaccio al mio preziosissimo “diario” raccogliendo tutta l’energia che questa estate caldissimissima mi aveva quasi privato, dispiacendomi di non aver potuto assaporare gli ultimi giorni di sole.

Ciao a tute/i   🙂 amiche e amici di cucina e di ventura, ben trovati!!

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un dolce salato, un salato dolce: il bugalof


Mi sono accorta che in precedenza avevo nominato il bugalof senza raccontare la sua origine e oggi è arrivato il momento di riconoscergli il ruolo che riveste nella mia cucina.

Premetto che da bambina avevo una particolare predisposizione a pasticciare e mescolare improbabili ingredienti che nella mia fantasia diventavano la pappa per le bambole, in realtà poi costringevo i miei compagni di gioco a sostituirsi alle bambole e per finzione lasciarsi imboccare.

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