calamari ai funghi porcini di Kuki


Kuki è tra gli “spacciatori” di materie prime per le mie ricette 😀 😀
Il suo coloratissimo negozio di frutta e verdura si trova a poche centinaia di metri da casa mia ma, combinazione ancora più incredibile, la sua famiglia abitava il mio appartamento prima che lo acquistassi io e lui è nato proprio qui 🙂 Il negozio è in continua trasformazione per offrire una maggiore scelta di frutta esotica e verdure sempre pronte all’uso. Da anni mi servo dei loro prodotti, spesso Kuki è lo sponsor delle mie ricette che pubblica sulla pagina facebook, ma mi sfugge un particolare: perchè mi chiamano farfalla? sarà un nome in codice?  😀 😀
Probabilmente perché sfarfallo dimenticando la lista della spesa o forse perché ruoto da una cassetta all’altra immaginando cosa cucinare.

Oggi mi ha proposto questi profumatissimi porcini ai quali non ho saputo resistere.

calamari in padella farciti con risotto ai porcini

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agnello per due


teatro

“Taxi a due piazze” ha inaugurato la stagione al tetro Nino Manfredi di Ostia, ma come è iniziata bene!
Da una commedia di Ray Cooney, da cui era stata tratta anche “chat a due piazze”, una versione altrettanto divertente, vede Mario Rossi (Gianluca Guidi), di statura media, dall’aspetto normale e nessun segno particolare, insomma un uomo qualunque, nella veste di un tassista sposato con Carla Rossi, marito premuroso che annota nella mini agenda tascabile acronimi che scandiscono le sue “abitudini coniugali” come: Co.Co.Ca. Coccole Con Carla o Co.Co.Ba. coccole con Barbara, anche lei Signora Rossi, così il bigamo si divide tra due mogli e due case, come dire, si sacrifica pur di non rinunciare all’amore.

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datterini e totani e nota verde, l’apparenza inganna


In questi giorni Ostia ha vissuto da protagonista il festeggiamento dei 110 anni della Harley Davidson, oltre 160 mila moto  si sono spostate dal centro di Roma verso il litorale e dalla mia terrazza sentivo il rombo dei motori; le moto percorrevano il lungomare e tutte le vie di Ostia.
Non sono appassionata di moto, ma l’Halrey è un mito! Uno stile di vita!

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complice il quinto gusto


Una moglie gelosa, un marito iùda e libertino, una figlia sconsiderata,  una cameriera scostumata, la commedia degli intrighi e degli equivoci debutta con  il sospetto. Una piacevole serata al teatro Nino Manfredi di Ostia, con Luigi De Filippo in cani e gatti (marito e moglie).

Sulle disgrazie altrui c’è sempre da ridere, la gelosia miete vittime e le porta a gesti impulsivi che si rivelano quasi ridicoli, poi l’intervento dell’amico di famiglia e la complicità dei parenti, farà riappacificare la coppia ma …….
Molti i  conuigi coinvolti che cadono nella trappola della gelosia in questa rappresentazione; persino i genitori anziani, legati da trentaquattro anni di vita amorosa e felice,  rischiano la separazione.
Nei rapporti affettivi, più momemti di  intesa si condividono, più il legame si consolida.

Rientriamo dal teatro, chiacchieriamo, ridiamo per le gag, è quasi mezzanotte e un piatto di spaghetti ci sta proprio bene.
C’è forse miglior luogo della cucina, dove tutti i sensi sono partecipi e protagonisti ? Il teatro del gusto.
Non c’è altro luogo o attività  dove le nostre percezioni sono chiamate a raccolta tutte contemporaneamente. Armeggiare tra pentole e forchette condividendo  lo stesso spazio, in armonia di gesti e sguardi.  Inspirare il profumo delle erbe fresche tritate: basilico, origano, prezzemolo,  dal tono agro-amaro,  i colori che si incontrano del pomodoro rosso e il bianco dell’aglio apportano il carattere aspro- dolce,   ascoltare il suono della fusione con l’olio in padella evoca una stagione appena trascorsa. La pasta è cotta, il vino è nel bicchiere e noi siamo pronti.  Anche l’umami  sarà testimone di questa bella serata.

ruberia in cucina. Bauletti di indivia e gamberoni


Di recente a teatro, il Nino Manfredi di Ostia, ho assistito alla rappresentazione di Giorgio Albertazzi che racconta Puccini. Avevo il timore che la messa in scena fosse impegnativa, che non avrei mantenuto la concentrazione o peggio che mi sarei annoiata. Nulla di tutto quel che avevo previsto, il Maestro ha sostenuto un monologo iniziale che mi ha preso da subito; tra ironia e distacco ha percorso la vita dell’autore, identificandosi in lui per ripercorrere i suoi passi, i legami sentimentali con le donne, diventate poi i personaggi femminili dei suoi drammi. L’attore ha esordito dicendo che spesso il lavoro di un artista è scopiazzato, saccheggiato, per essere usato in parte, da altri compositori. Un vero furto.

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