l’agnello che da alla testa, io cedo


L’uso dei social non è la mia materia preferita e con difficoltà cerco di gestire sia la pagina che l’account su facebok.
Mi ripropongo di dedicare del tempo e imparare a confezionare i giusti contenuti, ma mi distraggo a vedere quante notizie improbabili si condividono senza accertarne la fonte e la veridicità.

La bufala (notizia falsa e infondata, frottola, fandonia) viaggia sottoforma di post condiviso da migliaia di persone che viene copiato e incollato da una bacheca all’altra e genera una catena inarrestabile che sui social network a volte suscita ansia e panico.

Se invii una e-mail al supermercato QQQ e contemporaneamente premi canc#[[ batti il piede sinistro e canti, riceverai 250€ ……
Da domani per legge devi pagare la tassa di 25€ se possiedi una bicicletta con sei ruote, rossa a pois rosa pinghinello …..
Attento!! non insultare un extracomunitario!! se ti denuncia dovrai pagargli 6.000€, pulirgli casa, donargli un rene … …..
Pensavo di essere io quella fuori di testa, ma sono in tanti a battermi 😀 😀
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carciofi di stagione


Lo ripeto: il carciofo partecipa ad un nuovo contest.

Lo ripeto: le stagioni ci premiano sempre con prodotti vari e saporiti, a noi trovari il modo migliore per gustarli 😉

carciofi dal cuore morbido con burrata e pecorino

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carciofi, una star a tavola


Non sono cresciuta con i poster appesi alle pareti della mia stanza, i cantanti e gli attori che mi piacevano li ho sempre visti per quello che erano e sono, li ammiro ma non li ho mai idolatrati, non mi sono strappata i capelli per loro nè me ne sono innamorata. Almeno in questo ho i piedi ben saldi a terra  😀
Mi piace fantasticare per evadera la realtà quando si presenta sotto forma di avvenimenti difficili, da gestire e da comprendere, ma quando sogno lo faccio in Grande, mica briciole!
Atterrare con l’elicottero nella mia spiaggia preferita, essere invisibile, volare, possedere una casa in ogni parte del mondo che mi è piaciuto visitare, trasformare le persone in oggetti e gli oggetti in persone e avere una giornata di millissime ore per realizzare tutto questo 😀  poi ci sono altri sogni, più vicini alla reltà che potrebbero anche avverarsi.

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carciofo alla mandorla, un amore non corrisposto


Ho sempre detto che mi piacerebbe ricevere un bel bouquet di carciofi, forse non sono tanto romantica, vero? O magari gli somiglio, secondo la leggenda! Meglio non approfondire, il Tuttopensare potrebbe cogliere al volo per trovare le similitudini e ironizzare 🙂

Spesso il cibo è legato a storie d’amore e forti sentimenti, se penso alla prima mela ……. beh, sono andata un po’ oltre.

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totani e carciofi, tutto si può fare


Da anni mi considero una privilegiata, lo riconosco, sono riuscita a realizzare i miei progetti.
Se guardo indietro mi sembra sia passato solo un giorno da quando iniziavo a vedere a grandi linee il mio futuro, invece eccomi qua a constatare  che ogni singolo “mattoncino” ha concretato il mio cammino: famiglia, affetti,  lavoro, vita sociale e riconoscimenti.

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al mercato di piazza vittorio mi sento cittadina del mondo: spaghetti, granchi, carciofi


Quando sono sbarcata a Roma, la permanenza doveva essere a tempo determinato, poi le cose sono cambiate, l’amore mi ha fatto scegliere di restare.
La Capitale mi aveva intimidita, allora mi sono sentita così provinciale e inadeguata; gli amici erano così lontani e il mare ci divideva. Il continente già lo conoscevo, mi dovevo ambientare, poi lo smarrimento iniziale è stato uno stimolo e non un freno, pian piano tutto ha iniziato a funzionare ed ho capito che la mia vita ricominciava, possedevo nuovi strumenti e l’inventiva era d’aiuto a lenire il distacco dagli affetti Sardi.

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verdure crude in amuse bouche


Non ho dubbi, la primavera si è seduta nella mia terrazza.

Così come cambiano le stragioni e i guardaroba, io cambio cucina, pian pian mi allontano dai fornelli per avvicinarmi al barbeque e ai piatti freddi; scelgo preparazioni veloci senza rinunciare al gusto per diversi motivi : il caldo (devo occuparmi della manutenzione della terrazza, devo farlo altrimenti la primavera scappa!), il lavoro e non ultimo questo quaderno.

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io, Slow Food e il lievito madre


Buongiorno!!

Oggi ho una grande notizia che posso finalmente condividere con voi, la data è certa!
Giovedì 16 maggio  parlerò del lievito madre e preparerò del pane casalingo, un laboratorio che coinvolgerà i partecipanti.

Dopo la lezione cucinerò un pane ripieno di carciofi e patate che servirò a gli ospiti che si tratterrano per la cena.

Grazie a Slow Food di Fiumicino, con cui collaboro  a Carmine che mi ospiterà nel suo ristorante e all’Azienda Agricola Poggi sponsor ufficiale, tutto questo sarà possibile.
Ti invito a partecipare e a visitare il sito di Slow Food, il programma per la stagione primaverile è molto interessante.

pasta madre

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Da piccola, quando giocavo con i bambinetti del quartiere, dopo aver esplorato il territotio a caccia di bisce e cavallette, arrivava il momento della merenda.
Non sempre le mamme avevano la pazienza di venire a riprenderci, era difficile immaginera dove ci eravamo nascosti.

Nella zona dove abitavo, erano presenti  fortificazioni militari costruiti a partire dal 1936, la più grande è quella della batteria antinave “Carlo Faldi”.

Il fortino più vicino casa era di modeste dimensioni ma non per noi nanerottoli, che riuscivamo ad entrare attraverso la feritoia; l’interno era due metri circa di diametro e un metro di altezza, che oscuravamo utilizando il cartone che ci isolava dal pavimento in cemento. Qesto rifugio era un vero laboratorio di vita, potevamo progettare e costruire i nostri carrelli di legno muniti di cuscinetti a sfera (grazie alla manolesta di alcuni componenti della banda, me compresa), scambiarci le figurine e litigarci le biglie.

Fortino Dentro quella piccola costruzione tappezzata di cartone, feci i miei primi passi da chef.
Queste erano le merende che  preparavo, semplici e genuine a chilometro zero!!
Foglie di gerani con acetosalla e fiori di cardo selvatico, ma quello che avrei voluto far mangiare alle mie cavie era il cocomero asinino, non fui incoraggiata a tentarci, era già un’impresa convincerli ad assagiare quegli intrugli figuratevi presentare quel frutto peloso e spinoso.

Un giorno lancia la brillante idea di accendere un fuoco dentro il fortino, forse  il cocomero  arrosto sarebbe stato invitante e avrei avuto il mio momento di gloria. Non è andata a finre così!!  Il fuoco  non si accese, i legnetti erano umidi e fecero tanto fumo, non so se sia stato peggio rischiare di morire soffocati o avvelenati!
Per fortuna era l’ora della merenda e una delle mamme era venuta a cercarci e ci trovò. Le punizione fu quella di non poter uscire di casa e frequentare gli amichetti, non fu così grave per me perchè potevo ancora pasticciare e creare nuove merende.

Ora che mi sono esposta con questo racconto (il mio avvocato che legge le bozze dice che non sono perseguibile), non provi la curiosità di venire a provare quello che ti cucinerò? Vuoi sapere i miei compagnucci che fine hanno fatto? Se gioved’ 16 maggio sarai all’appuntamento, ti dirò di loro.

E la pasta madre? La vedrai all’opera, ti insegnerò a prepararla e custodirla.

E Slow Food? Ancora non lo conosci? Un motivo in più per partecipare!!

firma

gioco con il cibo e mi diverto


Quando si presenta l’occasione per impa _sticciare (mi piace inventare i termini) e dipingersi addosso con i colori del cibo, io ci sono! Come da piccola, dietro il banco di scuola, armeggiavo con le matite colorate e sul mio grembiule bianco  inavvertitamente rimaneva traccia di quella attività ludica.

Oggi posso ancora giocare, colorare e deliziarmi (obsoleto? ma carino da morire deliziarsi) con i compiti a casa. La frequenza del corso di Professione Personal Chef, che durerà ancora sei settimane, comporta anche questo piacevolo esercizio: creare con  pasta all’uovo classica e  colorata una tua ricetta. L’impasto, per facilitarci il compito è stato preparato in aula.

Mi sono presa qualche ventiquattro ore di tempo per scartare tutte le pericolose idee che affollavano il cervello e condizionavano le mani. Io non sono una pastasciuttara (mi sembra si dica così a Roma), i primi piatti e le paste ripiene non sono solita consumarli, preferisco il pesce, ma questo è un’altra cosa; questa ammissione mi ha fatto realizzare che alcuni  cibi che ero abituata a consumare in Sardegna, hanno poco a che fare con la pastasciutta.

Non ho avuto bisogno di prendermi altro tempo, sentivo in bocca il sapore della ricetta che avrei composto, eccola

Tasche con farcia di agnello e condimento ai carciofi,
ricotta salata e goccie di zafferano
      

Non posso farvi sentire i profumi e i sapori, spero vi arrivi un po di me.