Per chi si occupa di ristorazione, il ricevimento è uno degli aspetti centrali se non l’essenza stessa dell’esperienza turistica, gesti e frasi che dovrebbero garantire al visitatore di essere atteso e desiderato. Sembra facile detto così, eppure gli operatori del settore possiedono gli “strumenti” per attuare la ricezione, ma spesso non accade e vengono meno professionalità e cortesia.
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pane con peperone e alici, spuntino fuori orario
Anche queste feste sono prossime per essere consumate, solo due giorni per assaggiare i nostri manicaretti tra un “che buoooono” e tanti “bravissima” e ci troveremo stoviglie da lavare e cucine da rassettare, ma ne è valsa la pena!
Buone Feste a tutti, ai vostri cari e ai vostri animaletti .
cavolo! zucca e guanciale di Amatrice
cavolo! accipicchia! mannaggia! ciumbia! zozza paletta, mannaggia li pescetti ……. che sia ammirazione, stupore, impazienza o contrarietà, alzi la mano chi non ha imprecato almeno una volta; a me capita, non di rado e soprattutto in questo periodo a causa di un forte dolore che mi ha compromesso la spalla destra, limitando i movimenti e riducendo notevolmente le ore di sonno.
crema di pomodoro che profuma di Grecia e un po’ di primavera
Nutrivo la speranza che la primavera avesse spalancato le porte per scaldare prepotentemente le prossime giornate di marzo, speranza mal riposta visto l’abbassamento improvviso delle temperature!
Questo mi fa riflettere su quante volte ho sentito dire “non me lo aspettavo”, se poi è preceduto “da te non me lo aspettavo” mi sento comunque mortificata anche dalle sue accezioni; l’affermazione dichiara esplicitamente: non ti reputo capace di quanto hai fatto, o detto, o pensato, perchè io ti conosco così profondamente da sapere, quali siano i tuoi limiti.
pasta di semola, un “pizzico” di gioiello
La bellezza di questa pasta fatta a mano ricorda l’arte orafa della filigrana Sarda e merita la passione di queste parole
……. Sa conca a pala mujada
Subra su tuju tou b’ est salenu meu
Pesa sas laras tua bellas
Durches che-i su mele subra sas mias
Balla, balla che una foza
In brazos de su entu …….
petto d’anatra e tartufo di Calvello, il duck test
« Supponete di vedere un uccello gironzolare in un’aia. L’uccello non ha alcuna etichetta che lo identifica come ‘anatra’. Ma sembra certamente un’anatra. Inoltre, giunge allo stagno e notate che nuota come un’anatra. Apre poi il suo becco e starnazza come un’anatra. Bene, a questo punto siete probabilmente giunti alla conclusione che quell’uccello è un’anatra, che indossi un’etichetta o meno. »
tonno al porto, parto e torno
A volte mi compiaccio di quante attività riesco a svolgere contemporaneamente. A volte.
Le giornate in cui gli impegni si susseguono uno dopo l’altro e tutto s’incastra e trova un ordine preciso, riuscendo a ottimizzare i tempi senza disperdere energie, per me sono corroboranti.
Ma ci sono quelle giornate che ……. oggi è una di quelle volte che vorrei far tutto e niente, mi sembra di sprecarle queste giornate di sole.
Fare una pausa e uscire da casa, con il bel tempo potrei fotografare il mare o passeggiare o andare in bicicletta o tutto insieme, comunque uscire, cioè pensiero e successiva azione, invece no, all’improvviso l’elenco dei doveri mi passa davanti agli occhi come i titoli di coda del film Kagemusha di Kurosawa e mi scateno: realizzerò quella ricetta che ……. acci, devo proprio riparare ……. noooo devo dare l’insetticida alle piante ……. e quella macchia?? ……. devo studiare ……. devo lavorare ……. l’auto dal meccanico …….
e nulla si compie!
mèraviglias, zìppulas e brùgnolus perchè vale la pena aspettare
Sono sempre in ritardo ……. sui post inerenti alle festività 🙂 forse perché non credo che una ricetta sia strettamente legata a una festa o una data. Questi dolci si possono realizzare durante tutto l’anno solare, perché sono dolci!
In Sardegna, dove convivono diverse tradizioni, la capacità evocativa del carnevale trova le sue massime espressioni nei diversi territori dell’isola, qui Pierluigi Montalbano descrive accuratamente la tradizione, la storia di questi carnevali e cosa rappresentano, e se non li conosci potrai immaginarli.
orecchiette all’arancia, ritmo e vitalità
Devo dare di gas
Voglio energia
Metto carbone e follia
Se mi rilasso collasso
Mi manca l’aria e l’allegria perciò…….
Attenziò
Concentraziò
Ritmo e vitalità …….
(Beppeana – Bandabardò)
terrina di pollo, castagne di Tramutola e fagioli di Sarconi
La nostalgia è quella sensazione che mi pervade prima ancora di riconoscerla.
Oggi provo nostalgia di sapori forti per il piacere del palato e nella loro semplicità sorprendono: quelli della tradizione.
Se la cultura gastronomica è fortemente innata nelle nostre vite, è praticamente impossibile non risentire del pregresso culinario e di tutto ciò che ne deriva, per questo sento costantemente la necessità di ricercare prodotti alimentari, anche di altri territori, per rintracciare vecchi sapori, arricchire e strutturare il mio gusto.