La bellezza di questa pasta fatta a mano ricorda l’arte orafa della filigrana Sarda e merita la passione di queste parole
……. Sa conca a pala mujada
Subra su tuju tou b’ est salenu meu
Pesa sas laras tua bellas
Durches che-i su mele subra sas mias
Balla, balla che una foza
In brazos de su entu …….
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risotto alla mela cotogna e fichi rosa, il contributo dell’amore
Se elenchiamo i sentimenti al primo posto e in cima a tutto c’è l’amore.
Si manifesta continuamente, è evidente, è sotto i nostri occhi e lo esercitiamo soprattutto verso i nostri cari, ma ci sono amori che sfuggono al nostro sguardo e non è semplice coglierli.
pasta, pesce e verdure. Piccante sorpresa
Non ci sono più le mezze stagioni, è tutto un magna magna, è tutta colpa del buco nell’ozono, quando è amore vero ti batte il cuore,la Juve paga gli arbitri, il viola porta iella, incidi a croce che porta bene, i napoletani sono tutti imbroglioni ……. 😀 😀
Sono intollerante, anzi, provo una tremenda allergia per chi parla per luoghi comuni e chi generalizza.
pane carasau con pesce e frutti di bosco, un pasto leggero
Questa è nostalgia viscerale, che mi prende e riprende periodicamente quando alzo lo sguardo verso il mare e all’orizzonte mi sembra di vedere la mia Isola. Li conosco bene gli odori della stagione perchè ogni volta che ritorno nella mia Terra li respiro, profondamente, ne faccio scorta, per non dimenticarli.
Ora è tempo di fichi d’india e di mirto, del melone de jerru (d’inverno o invernale) e di malvasia, profumi riconoscibili che vorrei portare addosso.
melanzana nana accomodata, un gesto gentile
Uno tra gli oggetti che mi lega alla mia terra e ai miei parenti è lo scanno, una piccola sedia artigianale da camino.
In quasi tutte le case sarde dove c’è il camino non deve mancare la seggiola, posta nell’angolo adiacente al fuoco che i padroni di casa cedono con generosità all’ospite, come fosse il posto d’onere a lui riservato.
gamberi roulé e le ultime puntarelle
La settimana trascorsa a Cagliari è volata come una raffica di maestrale, giusto il tempo per salutare i familiari, gli amici, i cugini e ripercorrere quella che per me è la strada più bella, la panoramica 125 per Villasimius.
pasta di semola, un “pizzico” di gioiello
La bellezza di questa pasta fatta a mano ricorda l’arte orafa della filigrana Sarda e merita la passione di queste parole
……. Sa conca a pala mujada
Subra su tuju tou b’ est salenu meu
Pesa sas laras tua bellas
Durches che-i su mele subra sas mias
Balla, balla che una foza
In brazos de su entu …….
mèraviglias, zìppulas e brùgnolus perchè vale la pena aspettare
Sono sempre in ritardo ……. sui post inerenti alle festività 🙂 forse perché non credo che una ricetta sia strettamente legata a una festa o una data. Questi dolci si possono realizzare durante tutto l’anno solare, perché sono dolci!
In Sardegna, dove convivono diverse tradizioni, la capacità evocativa del carnevale trova le sue massime espressioni nei diversi territori dell’isola, qui Pierluigi Montalbano descrive accuratamente la tradizione, la storia di questi carnevali e cosa rappresentano, e se non li conosci potrai immaginarli.
Caschettas è dolce Mangiare Matera
Il blog di Teresa ospita l’iniziativa di Mangiare Matera, un nuovo contest che renderà possibile anche a noi, avvicinarci ai sapori della Lucania, io partecipo con le mie ricette realizzate con i prodotti tipici del materano.
Che cos’è Mangiare Matera? “Il marchio MANGIARE MATERA vuole portare, sulle nostre tavole e nelle nostre cucine, il meglio della produzione agroalimentare lucana. Ogni prodotto è selezionato con cura, seguito dal campo sino alla tavola, per farci riscoprire i sapori genuini di un tempo.”
salmone, gamberi e lupini. Contamì: un viaggio nel piatto
Viaggiare è e sarà sempre uno dei motivi per cui vale la pena vivere.
La cucina, con le sue preparazioni, è il veicolo di cui mi servo quando voglio raggiungere un luogo. Quando ho letto del contest “contaminazioni” di Vaty mi è venuto in mente un episodio che risale a molti anni fa, mi trovavo a casa di una cugina del mio babbo che mi conosceva per la prima volta. Seduti davanti al camino sulle seggiole impagliate, basse e non tanto comode, la parente si informava della mia vita e quando le dico che non vivevo in Sardegna, portò la mano alla bocca per trattenere lo stupore di trovarsi davanti a una strangia (straniera inteso di chi non vive in loco).
Contamì ……. raccontami …….