terrina di pollo, castagne di Tramutola e fagioli di Sarconi


La nostalgia è quella sensazione che mi pervade prima ancora di riconoscerla.
Oggi provo nostalgia di sapori forti per  il piacere del palato e nella loro semplicità sorprendono: quelli della tradizione.

Se la cultura gastronomica è fortemente  innata nelle nostre vite, è praticamente impossibile non risentire del pregresso culinario e di tutto ciò che ne deriva, per questo sento costantemente la necessità di ricercare prodotti alimentari, anche di altri territori, per rintracciare vecchi sapori, arricchire e strutturare il mio gusto.

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bauletti con farcia di friarielli e salsiccia, un vero rusticone


Lo posso dire ad alta voce: FA FREDDO!!!
Sono passata dai sandali a piedi nudi alle scarpe chiuse con le calze nel giro di ventiquattro ore, e così velocemente ho iniziato a provvedere al cambio del guardaroba, ma mi sono lasciata distrarre dalla scatola dei ricordini.
Gli armadi incorniciano la libreria che include oltre ai libri anche album fotografici e scatole colorate; una contiene i soldatini dell’infanzia di tutto pensare e un’altra i suoi diari adolescenziali, non sono aperte da *millissimi anni.

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agnello per due


teatro

“Taxi a due piazze” ha inaugurato la stagione al tetro Nino Manfredi di Ostia, ma come è iniziata bene!
Da una commedia di Ray Cooney, da cui era stata tratta anche “chat a due piazze”, una versione altrettanto divertente, vede Mario Rossi (Gianluca Guidi), di statura media, dall’aspetto normale e nessun segno particolare, insomma un uomo qualunque, nella veste di un tassista sposato con Carla Rossi, marito premuroso che annota nella mini agenda tascabile acronimi che scandiscono le sue “abitudini coniugali” come: Co.Co.Ca. Coccole Con Carla o Co.Co.Ba. coccole con Barbara, anche lei Signora Rossi, così il bigamo si divide tra due mogli e due case, come dire, si sacrifica pur di non rinunciare all’amore.

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quaglia alla pesca tabacchiera e aceto balsamico, questione di etichetta


Sbagliando s’impara, ma non è sufficiente far tesoro dell’esperienza, bisogna trovare un rimedio e cercare di non commettere almeno lo stesso errore 🙂

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foie gras e ciliegie, tono su tono


E’ successo anche a me.
di che segno sei? mi sa tanto che tu sei …….
Non lo so e non lo voglio sapere il tanto che sono, non ho interesse all’ascendente, alle case, cuspidi e trigliceridi! NO! lasciatemi nella mia ignoranza e nella convinzione di essere un delfino con ascendente cammello.

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la ciliegina sul pollo


Questo quaderno è una droga e tu il mio pusher!!

Un post dopo l’altro e mi rendo conto che i mesi sono volati, solo il lavoro mi tiene lontana  da queste pagine e ora  posso dire che conosco la dipendenza da blog!!!  Non solo dal mio.

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s.valentino menù rock: coniglio al forno con pere e pinoli


peynet06

Rock
menù e musica

Coniglio al forno, pere caramellate e pinoli, bieta al vapore
Smells like teen spirit dei Nirvana

occorrente per 2 commensali:

sella di coniglio
1 salsiccia a grana fina
2 rametti di timo
sale all’aglio orsino Falksalt
evo
una noce di burro
1 bicchiere di Marsala secco
1 mazzetto di bieta piccola
1 cucchiaio di pinoli
1 pera soda
1 cucchiaio di zucchero di canna
1/2 bicchiere d’acqua
carta alluminio per alimenti
accendi il forno a 140°

  • con il batticarne, appiattisci leggermente la sella e disponi la salsiccia parallela al lato più lungo della carne, condisci con foglie di timo, salle all’aglio orsino, qualche goccia l’olio
  • fai cuocere al vapore la bieta, lascia scolare dal vapore e condisci con un filo d’olio e scaglie di sale all’aglio orsino
  • ritaglia il foglio di alluminio di grandezza leggermente superiore al coniglio, ungi con poco olio, adagia la carne e arrotola chiudendo bene le estremità
  • metti in teglia con carta forno, inforna e cuoci per 40 minuti
  • pulisci la pera, affettala a cubetti, metti in pentolino con acqua, zucchero, cuoci a fiamma bassa per 10 minuti, aggiungi i pinoli e prosegui la cottura fino ad assorbimento di quasi tutto il liquido, dovrà restare sul fondo del tegame un cucchiaio di sciroppo
  • quando il coniglio sarà pronto, versa in un tegame il liquido rimasto nella teglia, unisci il burro e fai fondere, versa il vino e fai ridurre il liquido a metà
  • togli l’involucro  e affetta la sella
  • impiatta mettendo un cucchiaio di salsa al Marsala, poi le fette di carne, le pere con qualche goccia di sciroppo e un rotolino di foglie di bieta

S0062617

firma

s.valentino shock menù: il quinto quarto – rognone al forno, lingua salmistrata, fegatini di pollo


Proseguo con i piatti di mezzo, tre sapori e consistenze differenti. Il gusto si esalta insieme al pezzo di Manson.

SHOCK
menù
e musica:

Rognone al forno in salsa di fondo bruno Lingua salmistrata alle quattro salse
Crostino con fegatini di pollo
Personal Jesus di M.Manson

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corona di riso e quattro personal chef a cena, gluten free


Insieme ai colleghi Personal Chef Raffaella, Elio e Nicoletta abbiamo cucinato e condiviso i fornelli di casa mia. La cena di ieri è riuscita molto bene e non solo per il cibo  e il buon vino, ma anche per l’amore per la gastronomia che ci unisce e per  il piacere di consolidare una conoscenza che  vorremmo si trasformasse in amicizia; ci siamo ritrovati ed è stata subito festa!
Un elemento importante  è stato il tema della cena e delle nostre ricette: la celiachia. Uno di noi è celiaco.

Avevo ospitato molti anni fa un’amica a cui era stata diagnosticata la celichia, avevo optato per realizzare pietanze classiche come risotto, carne alla brace, verdure e pane di grano saraceno.
Ammetto che dopo quell’episodio non si era più presentata occasione di cucinare prestando attenzione alla presenza del glutine.
Quando ho incontrato Raffaella, non ho compreso subito il suo disagio, perchè non era dovuto alla celiachia ma alla discriminazione  che subisce chi ne soffre.
Chi ci aveva pensato? La riflessione è stata lunga e solo ieri, quando ho iniziato a preparare i dolci  ho  capito.
Non potevo fare due diverse preparazioni una con e l’altra senza glutine, volevo che Raffaella potesse gustare insieme a me la stessa pietanza.

Nel campo della gastromonia, riferito a chi come me cucina per altri, si può commettere il grave errore di sfavorire chi deve alimentarsi solo con alcuni cibi.
Aver cura e rispetto degli alimenti senza aver cura delle persone a cui sono destinati, crea un conflitto con l’idea che io ho della cucina: aperta e rivolta a tutti, ed essere veicolo anche di cultura e di tradizione che accoglie idee e gusti.

Ho iniziato dalle frappe, con la farina gluten free. Ero preoccupata di non riuscire a riprodurre sapore e consistenza …….

l’impasto ara così morbido e difficile da governare, ma non mi sono arresa e questo è stato il risultato: frappe croccanti e profumate.

Ognuno ha contribuito e queste sono state le pietanze

tortino patata Niky

Niky ha cucinato  –  Tortino di patate con salsa al curry biologico  –

corona di riso Raffa

Raffaella ha cucinato –  Corona di riso, prosciutto provola e piselli –

carne e funghi Crazy Elio

Crazy Elio ha cucinato  – Filetto con salsa besciamella e funghi

Per concludere e coccolare i miei ospiti ringraziandoli per aver contribuito e partecipato alla riuscita della festa, ho realizzato questi dolci tutti senza glutine.

Sebadas con miele amaro e piccole tortine di pan di spagna alle mandorle  pastissus

Veli della sposa con farcia di mosto, nocciole, arancia e miele   –  tortini di carruba

tutto accompagnato da vin brulé.

firma

polletto al miele farcito in economia


Ho tanti ricordi della mia infanzia, non sempre nitidi ma alcuni indelebili come la preparazione della gallina ripiena, una ricetta che fu di mia nonna Barbara poi di mia madre Rosa.
La ricetta originale era molto semplice: si prende un gallina ben pulita, intera e spennata, la si imbottisce con un impasto di pane raffermo, aglio, prezzemolo, sale, uova, formaggio grattato e latte, una specie di polpettone economico.
Col passaggio da madre in figlia la preparazione della farcitura ha subito una variazione, una buona parte del pangrattato è stata sostituita con carne macinata di maiale o di manzo.

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