riso con pesce e ribes, piacerà a Sherazade?


Alla gola l’Oxymel seppe montare, 
mancava un pugno di piccole stelle; 
senz’ali i volatili non potevano volare; 
mancava un pugno di piccole stelle.
(La figlia del sarto)

La favolistica persiana è affascinante,  mescola mostri, sesso e religione.

Ci sono storie che iniziano così:

 وجود دارد ادعا شده بود که کسی وجود دارد غیر از خدا هیچ وجود دارد

(C’era taluno, non c’era qualcuno, oltre al buon Dio non c’era nessuno)

che introducono racconti di un principe serpente, uomini dal cuore di pietra, fanciulle astute che seducono e saggi giudici che sentenziano.

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orata con cicoria: un “giro” in Val d’Agri


Il giro d’Italia quest’anno ha attraversato la Basilicata ed io ho avuto la fortuna di esserci in quei giorni, di vedere una schiera di ciclisti che percorrevano la salita che da Villa d’Agri portava alla tappa di Viggiano. Il mitico Luigi ha organizzato un’escursione ad hoc: fuoristrada con tanto di etichetta autoprodotta “concorso di fotografia digitale” e i pass pinzati sui giubbotti.
Il tempo incerto, tra sole e pioggia e un doppio arcobaleno, è stato un buon auspicio per tifosi del ciclista Pozzovivo, che la notte precedente avevano lasciato sull’asfalto parole di incoraggiamento per il loro beniamino.

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moscardini e patata, polpetti e polpette


In passato ho sempre usato con moderazione il telefono, cosa che attualmente non mi è possibile a causa dell’aumento dei miei impegni e
a causa della compagnia telefonica che mi bombarda con  allettanti promozioni, duplici messaggi con lo stesso testo e telefonate, per invitarmi a non perdere l’occasione di attivare nuovi servizi. Ammetto di interessarmi molto poco alle dinamiche della telefonia mobile e delle sue applicazioni, ma quando l’operatrice mi espone (legge la tiritera) l’offerta, io accetto e mi concentro sulla domanda:  lei mi assicura che non si rinnoverà automaticamente?

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gamberi roulé e le ultime puntarelle


La settimana trascorsa a Cagliari è volata come una raffica di maestrale, giusto il tempo per salutare i familiari, gli amici, i cugini e ripercorrere quella che per me è la strada più bella, la panoramica 125 per Villasimius.

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pane con peperone e alici, spuntino fuori orario


Anche queste feste sono prossime per essere consumate, solo due giorni per assaggiare i nostri manicaretti tra un “che buoooono” e tanti “bravissima” e ci troveremo stoviglie da lavare e cucine da rassettare, ma ne è valsa la pena!

Buone Feste a tutti, ai vostri cari e ai vostri animaletti .

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tonno al porto, parto e torno


A volte mi compiaccio di quante attività riesco a svolgere contemporaneamente. A volte.
Le giornate in cui gli impegni si susseguono uno dopo l’altro e tutto s’incastra e trova un ordine preciso, riuscendo a ottimizzare i tempi senza disperdere energie, per me sono corroboranti.
Ma ci sono quelle giornate che ……. oggi è una di quelle volte che vorrei far tutto e niente, mi sembra di sprecarle queste giornate di sole.
Fare una pausa e uscire da casa, con il bel tempo potrei fotografare il mare o passeggiare o andare in bicicletta o tutto insieme, comunque uscire, cioè pensiero e successiva azione, invece no, all’improvviso l’elenco dei doveri  mi passa davanti agli occhi come i titoli di coda del film Kagemusha di Kurosawa e mi scateno: realizzerò quella ricetta che ……. acci, devo proprio riparare ……. noooo devo dare l’insetticida alle piante ……. e quella macchia?? ……. devo studiare ……. devo lavorare ……. l’auto dal meccanico …….

e nulla si compie!

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baccalà confit e polenta al tartufo, salsa di pera e crema di cipolla di Tropea


La mia amica sedeva al mio stesso banco di scuola.
Tutte le mattine era li  al mio fianco.
Alla mia amica, in magica vocino, sorridevano gli occhi.
La nostra amicizia l’abbiamo coltivata, a distanza, senza parole, senza vederci.
Un giorno su facebook ci siamo ritrovate e l’ “amicizia” ha ripreso a fiorire.
La mia amica ha un dolore che la fa star male e lei patisce in silenzio.
La mia amica ha gli occhi celesti.
La ma amica ha me, che riesco a farla ridere.

a lei dedico questa ricetta così saporita che la farà commuovere.

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salmone, gamberi e lupini. Contamì: un viaggio nel piatto


Viaggiare è e sarà sempre uno dei motivi per cui vale la pena vivere.

La cucina, con le sue preparazioni, è il veicolo di cui mi servo quando voglio raggiungere un luogo. Quando ho letto del contest “contaminazioni” di Vaty mi è venuto in mente un episodio che risale  a molti anni fa, mi trovavo a casa di una cugina del mio babbo che mi conosceva per la prima volta. Seduti davanti al camino sulle seggiole impagliate, basse e non tanto comode, la parente si informava della mia vita e quando le dico che non vivevo in Sardegna, portò la mano alla bocca per trattenere lo stupore di trovarsi davanti a una strangia (straniera inteso di chi non vive in loco).
Contamì ……. raccontami …….

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baccalà con patate, piatto unico


La tradizione del baccalà è nota, questo piatto ha raggiunto le tavole di tutta italia ed è presente anche in altri paesi; alcune tra le numerose variazioni le conosciamo, altre sono ancora da proporre.

Nella tradizione veneta, le ricette del “bacalà alla vicentina” e  “bacalà mantecato”, sono realizzate con lo stoccafisso; questo può generare confusione, entrambi partono dalla lavorazione del merluzzo; la differenza è che per lo stoccafisso che viene essicato, si usa solo il merluzzo artico norvegese ed è legato alla pesca stagionale nei mesi tra febbraio e marzo/aprile nel nord della Norvegia; mentre per  il baccalà,  che attraversa un processo di salatura, si impiegano anche altri tipi di merluzzo che non dipendono dalle condizioni climatiche, perciò viene prodotto tutto l’anno.

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raviolo di pesce, cilindro croccante e gelatina di fico d’india per il concorso IoChef


Di fronte alle grandi decisioni ho bisogno di assoluto silenzio e di fare giardinaggio.

Questo è accaduto anche quando mi è stato recapitato il pacco che conteneva i prodotti  per realizzare la ricetta del concorso Iochef.

Se devo riassumere quali sono state le azioni successive, prendo spunto della “vicina di blog” Iwona la tecnica delle  quattro mosse:

  1. ho aperto il pacco
  2. ho scattato le fotografie
  3. ho ringraziato la FIC  e pubblicato un post
  4. ho assaggiato i prodotti

l’assaggio a crudo è un piacere che non mi nego, mi avvicina e mi aiuta a comprendere quale sapore quell’elemento trasporta.
Non conosco la Basilicata e questa opportunità la colgo con grande piacere perchè mi invita a scoprire  la tradizione gastronomica e a intraprendere un viaggio virtuale in una ricetta.

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