Quando ho la conferma di essere stimata pur non avendo dimostrato completamente il mio valore, mi sento quasi imbarazzata e una sorta di timidezza cerca di prendere il sopravvento, se a questo aggiungo di essere inclusa tra gli amici di Carlo il mio cuore si riempie di gioia.
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un dolce salato, un salato dolce: il bugalof
Mi sono accorta che in precedenza avevo nominato il bugalof senza raccontare la sua origine e oggi è arrivato il momento di riconoscergli il ruolo che riveste nella mia cucina.
Premetto che da bambina avevo una particolare predisposizione a pasticciare e mescolare improbabili ingredienti che nella mia fantasia diventavano la pappa per le bambole, in realtà poi costringevo i miei compagni di gioco a sostituirsi alle bambole e per finzione lasciarsi imboccare.
cioccolato e wasabi per contrastare i finanzieri
Questa volta volevo spaventarvi con finanzieri e wasabi nella stessa ricetta, perchè di questo si tratta e non di evasori nè di stupefacenti, ma di droghe 😉
Il mio babbo era un finanziere e gli piacevano le erbe profumate (acci, mi stò mettendo nei guai, intendo davvero erbe di campagna ……. prima della fine di questo articolo rischio che la polizia postale si materializzi sul monitor!!! (faccio uno squillo al mio avvocato e mi metto avanti con il lavoro), in particolare l’elicriso, ne coglieva piante intere che appendeva nella sua stanza e profumava di liquirizia.
Gli piaceva masticare le foglie di menta e quando rientrava dalle sue passeggiate aveva sempre un fiorellino all’occhiello della sua giacca.
coccoi il pane della tradizione
Quando mia nonna svolgeva i lavori domestici, indossava il costume tipico del suo paese, Sinnai; lo vestiva al rovescio nei giorni feriali, portava la sottogonna nera che proteggeva la gonna ricca di preziosi ricami, la camicia bianca senza corpetto e un grande fazzoletto marrone sul capo. I giorni di feste importanti invece sfoggiava la gonna, il corpetto anche questo ricamato, la camicia si impreziosiva della collana di filigrana e completava con il copricapo nero e oro.
Poche volte ho avuto l’occasione di vedere mia nonna in tutta la sua “eleganza”, tranne quando la vidi che sfornava su coccoi per il matrimonio di una sua nipote.
Caschettas è dolce Mangiare Matera
Il blog di Teresa ospita l’iniziativa di Mangiare Matera, un nuovo contest che renderà possibile anche a noi, avvicinarci ai sapori della Lucania, io partecipo con le mie ricette realizzate con i prodotti tipici del materano.
Che cos’è Mangiare Matera? “Il marchio MANGIARE MATERA vuole portare, sulle nostre tavole e nelle nostre cucine, il meglio della produzione agroalimentare lucana. Ogni prodotto è selezionato con cura, seguito dal campo sino alla tavola, per farci riscoprire i sapori genuini di un tempo.”
chicchi d’uva e formaggi Svizzeri
Una preparazione veloce per gustare al meglio i formaggi Gruyére e Sbrinz con questa semplice ricetta per lo stree food da preparare in pochi minuti, che può essere servita insieme all’aperitivo o come sfizioso antipasto.
salmone, gamberi e lupini. Contamì: un viaggio nel piatto
Viaggiare è e sarà sempre uno dei motivi per cui vale la pena vivere.
La cucina, con le sue preparazioni, è il veicolo di cui mi servo quando voglio raggiungere un luogo. Quando ho letto del contest “contaminazioni” di Vaty mi è venuto in mente un episodio che risale a molti anni fa, mi trovavo a casa di una cugina del mio babbo che mi conosceva per la prima volta. Seduti davanti al camino sulle seggiole impagliate, basse e non tanto comode, la parente si informava della mia vita e quando le dico che non vivevo in Sardegna, portò la mano alla bocca per trattenere lo stupore di trovarsi davanti a una strangia (straniera inteso di chi non vive in loco).
Contamì ……. raccontami …….
cestini al formaggio Svizzero e cavolo nero
Oggi, per il contest la Svizzera nel piatto ho realizzato questi piccoli cestini farciti con formaggi svizzeri e sono andata sulla spiaggia a farli assaggiare ai passanti in cambio di una fotografia 🙂 lo scambio è stato proficuo!
spiaggeggiando ……. un altro modo di mangiare all’aperto
frittelle di formaggio e vino, mangiare in compagnia
Mangiare in compagnia porta sempre l’allegria.
Mia zia sosteneva che a tavola non si devono affrontare argomenti che possono far nascere discussioni e malumori, perchè il momento della convivialità è gioia e buonumore. Aveva ragione.
I miei ricordi di buon cibo si legano al ricordo dell’amicizia, della spensieratezza e degli affetti familiari; l’ora di ricreazione a scuola e le merende, sempre poche e divise con i compagni e la pizzetta al taglio consumata allegramente il pomeriggio, mentre si passeggiava in città.
cubotto con gorgonzola e marmellata
Questo diario ed io, con la ricetta partecipiamo al primo contest: una torta salata, ma non troppo.

Capita a proposito l’invito di Rigoni di Asiago!
Guardavo nel frigorifero (semi vuoto) per accertarmi che non ci fossero alimenti da smaltire, ero incerta se prepararmi uno spuntino o trovare ispirazione per una pietanza.
Come puoi vedere ha prevalso la seconda ipotesi, favorendo anche il riciclo :), devo subito informare la cara Lady Catelyn Stark che ha iniziato una campagna del riuso e avevo promesso di sostenerla!
Cubotto alla crema di riso, gorgonzola e marmellata di mirtilli rossi
occorrente per 1 cubotto:
– sfoglia
50gr farina “00”
25gr acqua tiepida
10gr burro
sale
- sciogli il burro nell’acqua, mescola alla farina e al sale, ottieni un impasto compatto ed elastico, fai riposare in frigorifero per 2 ore, involto nella pellicola da cucina
- riprendi l’impasto e stendi una sfoglia sottile, rivesti uno stampo dove inserire la farcia
– farcia
una manciata di riso
1 cucchiaio di gorgonzola o un erborinato
1 cucchiaino di marmellata ai mirtilli rossi Rigoni
sale, due fili di erba cipollina
verdure per guarnire
sale all’aglio orsino Falksalt
scalda il forno a 180°
- fai scuocere il riso, frulla con metà del formaggio e la cipollina ottenendo una crema uniforme, assaggia e regola di sale
- inserisci parte della crema nella sfoglia, metti il rimanente formaggio e la marmellata, versa ancora crema e ricopri con la sfoglia, sigilla bene per evitare la fuoriuscita della farcia, metti in forno per 10 minuti, la sfoglia deve prendere un colore leggermente dorato
- fai intiepidire e sforma il cubottto, decora con gocce di marmellata precedentemente riscaldta, accompagna con pomodori saltati in padella o verdure cotte al vapore insaporite con pizzichi di sale all’aglio orsino.
Un augurio a tutte le blogger che aderiscono all’iniziativa.



