pane e biscotto, siete segnati!


Se capita che la realtà dei fatti è molto più simile ad una favola; se accade che a stupire è un materiale antico, se succede che l’empatia è immediata …….

C’è una principessa di nome Sara e il suo principe Massimo, vivono in un Cas(t)iello che lui ha tornito con grande maestria;
ogni oggetto ha preso forma dalle sue mani; acero, cedro, ulivo, tanganika, mogano, wengè e okumè sono i legni pregiati che ha usato per realizzare gli oggetti del loro regno, onorando la lunga tradizione dei suoi conterranei.

Ci sono magia e calore nei manufatti e l’armonia delle forme esprime la cura e l’attenzione che Massimo dedica a realizzarle.

“Il legno rivela ogni volta la sua naturale e sempre sorprendente bellezza”

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un anno tra le pagine del mio “quaderno”


Happy Anniversary!

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Oggi è festa, il blog, anzi il mio “quaderno” termina il suo primo anno, un lungo e piacevole percorso in vostra compagnia e di amici speciali;
uno di loro purtroppo non c’è più, Filippo è stato sostituito da un altro forno da tavolo, capace e competente, a cui non ho ancora dato un nome.
Proprio non mi riesce di chiamarlo Filippo!!

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agnello per due


teatro

“Taxi a due piazze” ha inaugurato la stagione al tetro Nino Manfredi di Ostia, ma come è iniziata bene!
Da una commedia di Ray Cooney, da cui era stata tratta anche “chat a due piazze”, una versione altrettanto divertente, vede Mario Rossi (Gianluca Guidi), di statura media, dall’aspetto normale e nessun segno particolare, insomma un uomo qualunque, nella veste di un tassista sposato con Carla Rossi, marito premuroso che annota nella mini agenda tascabile acronimi che scandiscono le sue “abitudini coniugali” come: Co.Co.Ca. Coccole Con Carla o Co.Co.Ba. coccole con Barbara, anche lei Signora Rossi, così il bigamo si divide tra due mogli e due case, come dire, si sacrifica pur di non rinunciare all’amore.

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tofu e spaghetti di soia


Tutto si può dire sul tofu, ma non che sia un alimento per cui vado pazza;  più di una volta l’ho trovato nel piatto e più di una volta non mi è piaciuto e mi sono domandata: perchè?
La conoscenza aiuta e ci arricchisce anche in cucina, voglio capire quale resa ha questo prodotto, non mi rimane che cucinarlo!

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baccalà con patate, piatto unico


La tradizione del baccalà è nota, questo piatto ha raggiunto le tavole di tutta italia ed è presente anche in altri paesi; alcune tra le numerose variazioni le conosciamo, altre sono ancora da proporre.

Nella tradizione veneta, le ricette del “bacalà alla vicentina” e  “bacalà mantecato”, sono realizzate con lo stoccafisso; questo può generare confusione, entrambi partono dalla lavorazione del merluzzo; la differenza è che per lo stoccafisso che viene essicato, si usa solo il merluzzo artico norvegese ed è legato alla pesca stagionale nei mesi tra febbraio e marzo/aprile nel nord della Norvegia; mentre per  il baccalà,  che attraversa un processo di salatura, si impiegano anche altri tipi di merluzzo che non dipendono dalle condizioni climatiche, perciò viene prodotto tutto l’anno.

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carote e zucca con liquirizia


La casa dei miei genitori è sempre stata un porto di mare, gli amici trovavano sempre la porta aperta.

Mi manca quell’atmosfera che è tipica del Sud, l’uso di far visita agli amici senza preannunciare l’arrivo; lo squillo del campanello era la nota d’inizio della festa,  i cibi semplici da condividere, il vino rosso con la gassosa e la convivialità ci univano.

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melanzana per uno spuntino


Sono riuscita, anche quest’anno, a produrre una piccola scorta di pomodori secchi.
L’impegno ha richiesto qualche giornata di sole cocente, abbondante sale e tre chili di pomodori, in questa foto puoi vedere  il risultato.
DSCF5384Nella cucina sarda sono presenti tre ingredienti: zafferano, pomodoro secco e aglio, che spesso si combinano all’interno della stessa ricetta, questi conferiscono e sottolineano il sapore di molte pietanze e mi accompagnano anche nella cucina quotidiana.
Come per la preparazione del pomodoro in bottiglia, la famiglia si riuniva davanti alle casse di pomodoro in ampi cortili delle case campidanesi.

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pane e farina, la dedizione


Una gita “fuori porta”  per incontrare Alessandro dell’Azienda Agricola Poggi, che preferisco chiamare Famiglia.
La prima volta che ci sono andata, il navigatore non era aggiornato da molti anni e il viaggio è durato più di due ore, ma ne valeva la pena!!
Ad accogliermi c’era Emilio che mi ha mostrato con orgoglio le fasi del  processo di lavorazione dei cereali; una lezione interessante che racconta il grande lavoro ma soprattutto la vita e l’emozione di chi ha scelto di amare la terra e ad essa dedica le proprie energie.

quaglia alla pesca tabacchiera e aceto balsamico, questione di etichetta


Sbagliando s’impara, ma non è sufficiente far tesoro dell’esperienza, bisogna trovare un rimedio e cercare di non commettere almeno lo stesso errore 🙂

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cous cous e cioccolato di carruba


Questo è il periodo dell’anno in cui i ricordi della mia infanzia riaffiorano, con questa ricetta ho quasi la certezza di riviverli.

Il profumo intenso dell’elicriso dalla terrazza sovrasta l’odore del mare, sento in bocca il sapore della melagrana e della carruba che sgranocchiavo negli ultimi giorni di vacanza dai nonni, poco prima di ritornare a scuola.
Il carrubo è dioico, cioè ha bisogno della sua compagna per generare i frutti, l’uno non può fare a meno dell’altra, così com’è stato per i miei nonni materni che hanno vissuto una vita intera fianco a fianco e l’hanno conclusa insieme.

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