Nell’arco della giornata mi concedo qualche pausa per rilassarmi e mantenere attiva la sfera del cervello dedita alla memoria, che altrimenti mi abbandonerebbe del tutto! Avevo iniziato a giocare a ruzzle ma l’ansia mi divorava, avere una manciata di secondi per estrarre parole di senso compiuto che si riducevano a: tu, ti, su, giù e ….. ho preferito wordon, settantadue ore che si rinnovano dopo aver composto la prima parola e qualche volta avere la soddisfazione di vincere 🙂 tranne con IlTuttopensare!!!
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asparagi e l’uovo barzotto, la salsa la invento io
Il termine che mi suscita la risata incontrollata e mi porta alle lacrime è “mucca” 😀 😀 (due minuti di risate mentre digito il testo) non conosco il motivo ed è ormai troppo tardi per venirne a capo.
Invece ci sono parole che suonano sgradevoli e usate in cucina, a mio parere, tolgono dignità all’ingrediente o al piatto. Cazzimperio, puttanesca, barzotto! Spesso si preferisce ricorrere a termini della cucina francese per “alleggerire” la presentazione 😉
carciofi, una star a tavola
Non sono cresciuta con i poster appesi alle pareti della mia stanza, i cantanti e gli attori che mi piacevano li ho sempre visti per quello che erano e sono, li ammiro ma non li ho mai idolatrati, non mi sono strappata i capelli per loro nè me ne sono innamorata. Almeno in questo ho i piedi ben saldi a terra 😀
Mi piace fantasticare per evadera la realtà quando si presenta sotto forma di avvenimenti difficili, da gestire e da comprendere, ma quando sogno lo faccio in Grande, mica briciole!
Atterrare con l’elicottero nella mia spiaggia preferita, essere invisibile, volare, possedere una casa in ogni parte del mondo che mi è piaciuto visitare, trasformare le persone in oggetti e gli oggetti in persone e avere una giornata di millissime ore per realizzare tutto questo 😀 poi ci sono altri sogni, più vicini alla reltà che potrebbero anche avverarsi.
broccoli e baccalà, la crostata per Uniqua
Mi capita di dedicare la ricetta ad amici, parenti e blogger e questo mi ha portato ad essere citata, con immenso piacere, nel libro di Francesca “Piatti senza frontiere” e di seguito anche nell’intervista da lei rilasciata a D.Repubblica blog nella rubrica curata da Francesca Romana Barberini. 🙂 Che posso dire che non abbia già detto? Che continuerò a dedicare le mie ricette, visto il successo ottenuto 😉
torta salata con verdure e ospiti …….
In questo mese “l’ospitalità” è stato il filo conduttore e tema principale di molte situazioni, tutte davvero speciali.
Se si tratta di ricevere, la porta della mia casa è sempre aperta agli amici e ai nuovi ospiti; è per questo che ho realizzato un piccolo progetto che credevo non fosse possibile: l’home restaurant.
pollo e zucchine, la lasagna alternativa
Quando si parla di lasagna mi sento sulle spine e ricordo il post in cui dichiaravo il mio “legame” con la cucina. Avevo omesso una ricetta che ora mi viene in mente: i cannelloni; mi rifiuto di prepararli e non li trovo per nulla appetibili, ma non faccio testo, non essendo i primi a base di pasta le mie pietanze preferite.
Ritornando alla lasagna, forse improprio il nome di questa ricetta, vi offro un altro spunto per comporre un piatto completo e per trovare una ri-collocazione alla carne di pollo, conferirle sapore che ad alcuni suscita tristezza e richiama alla mente le diete.
Una pietanza saporita e leggera che richiede più tempo a spiegarla che ha realizzarla.
fettuccia di pollo e zucchine

zucchine marinate, piccola opera di architettura culinaria
E’ trascorso più di un anno dal mio viaggio in Irlanda e mi ero ripromessa di raccontare i luoghi e le mie emozioni. Oggi ho la ricetta giusta che s’ispira a quei territori, in particolare alla Penisola di Dingle e al Connemara.
Ho scelto l’edificio dell’antica chiesa, il Gallarus Oratory e la spiaggia di Dogs Bay.
Il primo ha uno schema semplice e sorprendente di per sé, costruito con pietre sovrapposte a secco a forma di barca rovesciata. La pienezza della solitudine di quella stanza in penombra e quel cielo d’Irlanda mi hanno fatto provare un senso di leggerezza e allo stesso tempo di gravezza per quelle pietre, salde e immobili nel tempo, mentre il vento attraversava la stanza, un perfetto connubio.
nero di venere, il riso alla pesca
Uno dei viaggi che ricordo in particolare è quello in Perù nel 2004, che è stato forse tra i più interessanti, ricco di suggestioni e di emozioni grazie al nostro “sherpa” Gabriele Poli, un Italiano dal cuore Peruano, che ci ha accompagnato in un percorso unico, con l’intento di trasmetterci l’essenza di una cultura antica e complessa.
Sono stata MALISSIMO!!! Fisicamente intendo, sono stata colpita dal soroche durante il percorso tra Arequipa (2.363 metri di quota) e Chivay (3.150 metri), toccando quasi i seimila metri di altitudine; dopo che altri viaggiatori si erano ripresi dal malessere, durato poco più di ventiquattro ore, io sono stata stroncata da febbre altissima, mancanza di ossigeno e disidratazione. Forse avrei dovuto insistere con il maté di coca! ma non è di questo che voglio raccontarvi.
pasticcio di melanzana, ne combino di tutti i colori!
Sono qui con il capo cosparso di cenere a chieder venia a Francesca che mia aveva premiata per il contest “Melanzane”.
Sono una pasticciona e questo lo avrete notato, ma questa volta l’ho combinata grossa! mi sono tirata le orecchie da sola per aver scordato di ringraziare il blog di Ostriche per il regalo del graditissimo libro “tutti pazzi … per i tortini salati”, che ho ricevuto, letto attentamente e si è rivelato fonte di ispirazione per i miei piatti, vi dico solo che la prima ricetta è quella dei tortini alla carota e curry, in assoluto la mia spezia preferita!

petto d’anatra e scalogno all’aceto, ancora cinque minuti
Le mie giornate sono in gran parte dedicate allo studio, alla ricerca e all’approfondimento, che detto così sembrerebbe la vita di un fisico nucleare, ma non è il mio caso 🙂 naturalmente le mie attenzioni sono rivolte alla cucina, all’alimentazione e a tutto quello che ne deriva.
A dire il vero mi distraggo con molta facilità, per esempio leggo dei diversi metodi di cottura e delle loro applicazioni e improvvisamente mi viene in mente una tal cosa che non c’entra proprio niente con l’argomento e mi ci dedico interrompendo la lettura. Se nel mio cervello ci fosse solo un neurone, dopo aver risolto la tal cosa, andrei a finire il primo impegno, invece no, gli altri duemila miliardi (lasciami esagerare 😉 ) di neuroni, e sempre tutti insieme, si connettono per inviarmi continui segnali e suggeriscono altri argomenti.
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